La struttura portante della copertura delle navate, sopra le cupole e le cappelle
laterali, è del tipo a capanna, con trave di colmo, arcarecci, puntoni laterali,
poggianti su pilastri e porzioni murarie in mattoni nonché sui muri d’ambito. La zona del presbiterio, ribassata rispetto alla copertura principale, è costituita da
due capriate classiche alla lombarda, che presentano puntelli in lato est intermedi
alle catene. La piccola orditura è costituita da travetti, di sezione variabile, su cui
appoggiano i correntini che portano i coppi.
All’interno della chiesa appaiono ben due cupole accostate, identiche per diametro e per altezza, che introducono nell’ambiente una curiosa ed inconsueta bicentralità. Due campate sono definite dalle cupole gemelle, la prima con cappelle laterali molto ampie sormontate da volte a botte, e la seconda posta all’incrocio con il transetto e le sue absidi, a pianta semi ottagonale coperte da una cupola semisferica: tale originale organizzazione spaziale non dà l’impressione di una pianta a croce bensì quasi basilicale. Il sistema delle coperture (cupole e volte a botte) è retto da una serie di colonne in marmo aventi fusto a parallelepipedo, con base e capitello intonacati.
Dello stesso periodo dell’operazione di ricostruzione della fabbrica è anche il rivestimento a lacunari, con rosettoni in stucco, che è stato eseguito nell’imbotte degli arconi e nell’intradosso delle cupole.
La realizzazione pittorica delle figure nei pennacchi, raffiguranti gli evangelisti e i quattro profeti maggiori, si deve al cremonese Giuseppe Tomè.
Sono presenti anche alcuni dipinti degni di attenzione, come la pala d’altare maggiore di Bernardino Dehò, raffigurante la Madonna con i SS. Gervasio e Protasio, nonché un transito di S. Giuseppe, opera di Vincenzo Borroni (1770) ed un’Annunciazione sempre
settecentesca di autore sconosciuto.
La pianta ha subito variazioni proprio nella seconda metà dell’Ottocento. La costruzione della seconda cupola molto probabilmente ha determinato il prolungamento della parte anteriore della Chiesa, alterando l’originale pianta greca. E’ interessante notare che la struttura del transetto non sporge rispetto al corpo centrale, tranne che per le porzioni delle absidi terminali poste alle estremità dei bracci del transetto stesso. La zona del presbiterio appare invece sviluppata soprattutto in lunghezza.
La pavimentazione è in cotto. Risulta difficile comprendere il vero periodo di realizzazione.
1848 – La progettazione della costruzione della nuova Chiesa è stata realizzata dal Visioli nel 1848.
1856 – La costruzione della nuova Chiesa, basata sul progetto del Visioli del 1848, è cominciata nel 1856.
1723 – Dalla verifica delle mappe storiche del Catasto Teresiano del 1723 risulta l’area di un piccolo edificio di culto, eretto prima dell’attuale Chiesa.