l’edificio è a pianta longitudinale a tre navate con cappelle laterali e presbiterio concluso da abside semicircolare.
Affiancano la zona clericale, la sacrestia e la torre campanaria.
La prime due cappelle ai lati sinistro e destro dell’ingresso, hanno pianta semicircolare con volta a semi cupola, mentre quelle successive sono di pianta rettangolare con volta a botte.
Le navate laterali, con volta a crociera, sono identificate da pilastri e archi scanditi da lesene al di sopra delle quali è posto un cornicione dentellato e modanato che si protrae fino al catino absidale a semi cupola affrescato.
La navata centrale ed il presbiterio sono coperti a volte lunettate affrescate. I pavimenti sono in marmo.
La facciata della chiesa è a disegno semplice caratterizzata da un portale d’ingresso centrale e due laterali, in legno e con contorni in pietra.
Più sopra agli ingressi, con contorni in mattoni a vista, vi sono tre rosoni: quello centrale, in vetri di Boemia, è opera dell’artista David Berghè.
Il portale centrale ed i due secondari sono delimitati da paraste in laterizio con mattoni lasciati a vista, mentre il restante paramento murario è intonacato e tinteggiato di colore giallo.
La porzione centrale è completata da un timpano, con trabeazione lineare, culminante in una croce; quelle laterali hanno copertura a falda e sul finale sono posti dei tempietti a copertura dei santi patroni.
Sul lato sinistro la torre campanaria.
1691 – nelle visite pastorali del secolo XVII si fa riferimento ad una chiesa dedicata a San Lorenzo
1906 – durante la visita pastorale del 3 e 4 aprile, il cardinale Andrea Carlo Ferrari manifesta il desiderio di ampliare la chiesa dopo l’erezione in parrocchia del 28 dicembre 1901
1917 – i fratelli Carlo e Lorenzo Bollati acquistano il terreno, già indicato dal cardinal Ferrari, per la costruzione della nuova chiesa e nel 1928 viene posata la prima pietra. La consacrazione della nuova chiesa avviene nel 1930 per mano del cardinale Alfredo Ildefonso Schuster
1943 – il Signor Celestino Ferrario, fa decorare a sue spese, le cappelle, l’altare maggiore ed il coro, ad opera del pittore Bellegotti di Arluno. Commissiona inoltre la realizzazione di alcuni capitelli della navata centrale. Nel 1945 iniziano i lavori per la decorazione del resto della chiesa
1960 – realizzazione dell’impianto di riscaldamento con stufette a muro alimentate a metano, rimozione del pulpito e realizzazione di due amboni laterali all’altare, collocazione del battistero nella sua apposita cappellina
1973 – rifacimento del tetto della chiesa, della pavimentazione interna e del nuovo altare in marmo bianco
1981 – restauro della facciata principale della chiesa con l’apertura di due rosoni affiorati nel corso dei lavori. Con l’occasione è stato restaurato anche il rosone centrale, opera dell’artista italo-austriaco Berghè, realizzato con vetri di Boemia, nonché sono state sostituite tutte le vetrate del coro
1988 – sistemazione definitiva dell’altare maggiore con la collocazione della sede in marmo bianco e ristrutturazione degli altari laterali e delle volte affrescate
2003 – vengono collocati dei tiranti sulle volte dell’edificio ai fini di incrementarne la sicurezza statica e viene realizzata la nuova copertura. Anche alcuni arredi interni vengono restaurati
2015 – rifacimento dell’impianto di riscaldamento utilizzando la canalizzazione esistente. Viene inoltre collocata una lavagna luminosa, realizzato il nuovo impianto microfoni, messo a norma quello elettrico e viene sostituito il vecchio organo. Si procede al rifacimento delle tre porte di facciata e delle sei interne all’edificio
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