Su una piccola piazza pavimentata in porfido si staglia la facciata in mattoni a vista della chiesa parrocchiale di Graffignana. L’edificio è a tre navate, con presbiterio rialzato: l’interno della chiesa presenta molteplici decorazioni, ravvivate da un restauro degli anni 90. Archi a sesto acuto e volte a crociera caratterizzano l’edificio sacro di Graffignana.
1200 – La chiesa parrocchiale dei Santi Pietro e Paolo Apostoli in Graffignana risale al XIII secolo: le prime attestazioni dell’esistenza dell’edificio risalgono al 1261.
1600 – Nel 1696 la chiesa risultava ad una sola navata, con una cappella meridionale e una settentrionale con decorazioni barocche. Annesse alla chiesa si trovavano la casa parrocchiale e il campanile.
1800 – Ai primi dell’Ottocento la chiesa parrocchiale di Graffignana risultava insufficiente alle necessità del paese. Nel 1843 il governo austriaco del Lombardo-Veneto, tramite l’imperiale regio commissario Cesare Ronchetti, ordinò l’ampliamento della chiesa nelle parti laterali, prolungando la costruzione e abbattendo il capitello che c’era davanti alla chiesa, realizzando quindi una nuova facciata.
1900 – Risalgono al Novecento gli interventi di restauro più consistenti. Negli anni ’60 fu realizzato un nuovo impianto elettrico, furono completamente restaurate le statue, fu riparato il muro esterno della chiesa lato via Castello e il muro della cappella del battistero. Venne realizzata la parte mancante del muro di cinta del sagrato con un nuovo rivestimento ad intonaco, furono posati nuovi canali di gronda, sostituito il portale nel lato di via Castello e furono rinforzati i rivestimenti in marmo del portone centrale. Successivamente iniziarono i lavori all’interno dell’edificio, completati nel 1975 con la riforma del presbiterio e la realizzazione del mosaico sull’arco centrale. Nel 1977 venne rifatto metà tetto della chiesa a causa del cedimento di una trave. La restante metà è stata completata la primavera successiva. Negli anni ’90 sono state realizzate le nuove porte della chiesa e successivamente è stato restaurato l’apparato pittorico. Nel 2017 è stato rifatto il tetto.