La chiesa dei Santi Primo e Feliciano di origine romanica ha subito numerose manomissioni. La sua ampia fronte è ritenuta una delle più antiche facciate romaniche presenti a Pavia, mentre all’interno nulla rimane dell’antica costruzione romanica.
La facciata rivolta ad ovest ha un profilo a capanna, è suddivisa verticalmente da due lesene che giungono fino alla sommità della copertura congiungendosi con gli archetti pensili intrecciati.
Prima di questo motivo decorativo è collocata una galleria ad archetti a pieno centro sorretti da colonnine. Al centro della facciata è collocata una trifora frutto della campagna di restauro del 1940, tuttavia la muratura tamponata lascia propendere che in questa posizione vi fosse un rosone. Il portale al centro della facciata è stato realizzato con il restauro del 1940, come pure il mosaico che ne decora la lunetta.
La chiesa ha l’aspetto all’interno di un comune edificio barocco, ad aula unica e ridondante di decorazioni. L’aspetto attuale si deve ad una radicale trasformazione avvenuta nel seicento. Le tre navate romaniche divennero un’aula unica, coperta da volte a botte unghiate; ogni traccia dell’antica zona absidale fu cancellata da un coro rettangolare, molto profondo. Il muro perimetrale nord venne sfondato per la creazione di quattro cappelle laterali poco profonde, mentre le simmetriche cappelle del lato sud vennero realizzate chiudendo con un muro il passaggio dalla chiesa alle cappelle tardo-gotiche.
Si risparmiò solo la quarta cappella, ovvero il transetto meridionale con funzione di battistero e di ingresso laterale. Le cappelle gotiche così ridotte in larghezza divennero una sorta di navata chiusa, isolata.
La facciata prosegue verso destra in una navata gotica che, originariamente collegata alla chiesa, è ora isolata da un muro eretto nel seicento, e vi si accede dalla cappella o atrio in fondo alla chiesa a destra. L’ambiente conserva meravigliosi affreschi quattrocenteschi.
XII – La chiesa dei Santi Primo e Feliciano risale al secolo XII, sulla primitiva fondazione non ci sono notizie certe.
L’interno romanico si presentava suddiviso in tre navate concluse ad est dall’abside preceduto da un finto transetto. All’incrocio della navata maggiore e del transetto si impostava il tiburio.
XIV – Nel XIV secolo venne aggregato alla navata meridionale un vano rettangolare di forme tardogotiche, successivamente affrescato.
1570 – Dopo la Controriforma lo spazio interno della chiesa venne radicalmente mutato. L’edificio assunse una pianta ad una navata coperta da volte a penetrazione con tre cappelle sul lato sud e quattro su quello nord. La zona absidale si presenta ora sopraelevata di alcuni gradini.
1833 – Il campanile venne costruito nel 1833. L’8 luglio di quell’anno l’architetto Carlo Reale presentò il progetto.
1940 – Nel 1940 è stata restaurata la facciata.
1999 – Nel 1999 è stato eseguito un progetto di conservazione e ripristino delle coperture.
2006 – E’ stato realizzato il restauro e il consolidamento statico della casa canonica con i contributi Cei richiesti nel 2006.