La chiesa, chiamata anche il Cappellino, è uno dei pochi edifci salvatosi dal disastro del Gleno del 1 dicembre 1923; di piccole dimensioni, è anticipato da un piccolo sagrato quadrangolare, e presenta una facciata a capanna, dotata di aperture centrali con al centro la lapide commemoriativa dei morti del disastro del Gleno, mentre in somità vi è un timpano aggettante. L’interno è ad aula unica dotata di cantoria, copertura voltata a vela, e così anche quella del presbiterio, che risulta rialzato e quadrangolare rispetto all’aula, ed è chiuso da un fondale absidale piano su di cui è impostato l’altare maggiore con nicchia centrale, contenente la statua del Sacro Cuore di Gesù.
XVI – Non è certa l’epoca di costruzione della chiesa, seppur vi sono tracce che la riconducono al XVI-XVII secolo.
1980 – La chiesa viene restaurata.
XIX – La chiesa viene completamente ristrtturata nel XIX secolo.