Orientata secondo lo schema tradizionale con l’altare verso est e la facciata rivolta verso ovest, la chiesa si presenta preceduta, ed in parte fiancheggiata a sud, da un sagrato in rilievo di qualche gradino rispetto alla strada e protetto dalla strada adiacente da muretto in pietra con colonnine. La facciata è di gusto settecentesco, discretamente movimentata, presenta la parte centrale leggermente avanzata e raccordata ai fianchi più arretrati. Su di una zoccolatura in pietra lavorata a punta si appoggiano sei lesene che suddividono la fronte in cinque scomparti. Una trabeazione completa di cornicione divide orizzontalmente la facciata in due ordini; in quello superiore continuano solo quattro lesene complete di sovrastante trabeazione, cornicione e timpano sormontato da croce. Nello scomparto centrale dell’ordine inferire si trova il portale in pietra squadrata con leggere incisioni e sormontato da coronamento e da timpano spezzato. Nell’ordine superiore, sempre in centro, si apre un ampio finestrone rettangolare che da luce alla navata. Sul lato destro della chiesa ed addossata alla stessa vi è la casa del parroco, preceduta da portico diviso in due campate da pilastro centrale in pietra,serve anche la chiesa, ospitando l’ingresso laterale dotato di grande contorno in pietra piuttosto pesante, architrave e modiglioni. Attraverso detto ingresso come da quello principale, entrambi seguiti da bussola in noce, si perviene al vano della chiesa che si presenta ad unica navata suddivisa da quattro coppie di lesene con le relative arcate in cinque campate; dette lesene sono complete di base e capitello con sovrastante trabeazione cornicione molto sporgente su cui s’imposta la volta a botte che copre la navata. La parete dell’arco trionfale come quella della controfacciata è raccordata alla pareti d’ambito con porzioni murarie curve. Il presbiterio, più ristretto della navata, si presenta in rilievo di tre gradini rispetto al piano dell’aula, è coperto anch’esso da volto a botte che con catino a spicchi si collega poi all’abside semiottagonale.
1300 – edificata originariamente attorno 1300 è stata rifatta nel 1600
1614 – il 12 luglio 1614 la chiesa venne consacrata dal vescovo Emo
1642 – il 24 luglio 1642 si staccò da S. Giorgio di Vilmaggiore divenendo così chiesa parrocchiale
1729 – la chiesa venne rifatta sulla precedente nel XVIII secolo
1951 – rifacimento della pavimentazione in piastrelle di graniglia
1952 – il 28 agosto 1952 il vescovo di Bergamo Adriano Bernareggi consacrò la chiesa confermando la dedicazione al SS. Corpo di Cristo e collocandovi le reliquie dei Santi Alessandro, Marino e Adriano.
1960 – rifacimento e restauro della tinteggiatura della chiesa
1994 – lavori di sistemazione del sagrato
2003 – lavori di straordinaria manutenzione sul campanile e sistemazione interna ed esterna
2005 – lavori di messa in sicurezza a seguito del crollo di parte delle cornici della volta