l’edificio presenta anteriormente un ampio sagrato pavimentato in pietra e ciottolato. La facciata principale, delimitata da due lesene laterali, è conclusa da un timpano triangolare circoscritto da una sottile cornice, che origina dai capitelli delle lesene, e specchiatura centrale intonacata e tinteggiata. Nella parte inferiore, centralmente, essa presenta un portale che è una riproduzione in piccolo della facciata stessa, esso è composto da: due lesene, con basi e capitelli che riproducono in dimensioni inferiori quelli delle lesene che delimitano la facciata, ed un timpano triangolare, delimitato da una sottile cornice che riproduce quello posto a conclusione della facciata vera e propria. Ai lati del portale sono poste due finestre rettangolari, prive di cornice, mentre nella parte superiore della facciata è presente un rosone con contorno di laterizi faccia a vista; le vetrate dipinte sono opera di Rinaldo Pigola. A sinistra della chiesa si trova il volume della sacrestia, il cui ingresso è preceduto da un piccolo portico, con copertura a falda unica. Internamente la chiesa si presenta con un’unica navata a pianta rettangolare, suddivisa in tre campate da lesene. Queste ultime sono concluse da una cornice che continua per tutto il perimetro interno, presbiterio compreso, e sporge in corrispondenza delle lesene a formarne i capitelli; sopra questa cornice si impostano la volta a botte della navata e quella del presbiterio. Sulla parete di destra della prima campata è collocato un dipinto seicentesco rappresentante la Madonna, S. Francesco da Paola, Anime purganti e Offerente, mentre su quella di sinistra trova posto il confessionale; nella seconda campata a destra è collocato un grande dipinto raffigurante la Crocifissione, mentre a sinistra è presente una nicchia con cornice lignea. Nella specchiatura di destra della terza campata è collocato il dipinto, settecentesco, rappresentante il Martirio di San Lorenzo, mentre a sinistra si trova l’accesso alla sacrestia. Oltre l’arco trionfale è il presbiterio, a pianta rettangolare, ristretto e sopraelevato di un gradino rispetto alla navata; esso è delimitato da due balaustre marmoree, opera dei fratelli Alimonti di Romano. Sulla parete di fondo del presbiterio è appoggiato l’altare maggiore, con tabernacolo, in legno dipinto e, sopra di esso, entro una cornice in stucco, la pala tardo cinquecentesca rappresentante la Madonna Addolorata e i Santi. Nel lunotto della volta troviamo dipinta, ad opera di Rinaldo Pigola, stesso autore delle vetrate, la Risurrezione.
1613 – la costruzione della chiesa venne iniziata nel 1613 per opera di Don Alessandro Cucchi, alla sua prematura morte i lavori vennero interrotti
1680 – la costruzione della chiesa fu ripresa solo nel 1680, dopo una lunga interruzione, e venne ultimata nel 1694, dopo una lunga interruzione
1703 – la chiesa venne benedetta il 10 agosto 1703 dal parroco di Romano don Defendente Trinelli
1721 – la torre campanaria e la sacrestia vennero costruite nel 1721
1926 – in occasione dell’ampliamento della chiesa, avvenuto nel 1926, venne rifatta anche la facciata
1926 – la chiesa venne donata alla Parrocchia dalla famiglia Cucchi, dichiarata Oratorio pubblico ed ampliata. Venne benedetta il 26 luglio 1926 dal sac. Matteo Alberti, prevosto vicario foraneo
1960 – l’apparato decorativo venne restaurato nel 1960 ad opera del pittore Battista Fasolini di Martinengo
1992 – la chiesa venne restaurata nel 1992
1995 – venne eseguita la decorazione pittorica interna compreso il dipinto, ad opera del Pigola, sito nel lunotto centrale