Posta in frazione di Trate, la chiesa presenta la sua facciata preceduta da numerosi gradini disposti ad archi concentrici. La facciata è composta da un settore principale delimitato da due lesene con portale in marmo di Zandobbio sormontato da timpano curvo. Il secondo ordine, anch’esso delimitato da due lesene, è occupato da una finestra. Sopra un secondo cornicione di coronamento, un timpano triangolare conclude la facciata. Internamente la chiesa si presenta a navata unica con pianta ottagonale coperta da volta a vela nella quale si inseriscono quattro strombature delle quali tre danno spazio alle rispettive finestre e la quarta si collega all’arco trionfale. Il presbiterio più stretto della navata è coperto da volta e si completa nel coro concluso dal catino absidale. Addossata alla parete del coro una grande ancona in stucco ospita la tela dell’Addolorata. Sotto l’ancona un altare ligneo laccato e dipinto. Una porta con contorni in marmo di Zandobbio, al lato del presbiterio, conduce alla sagrestia.
XVI – in un opera scritta dal Calvi (Effemeride Sagro Profana di quanto sia successo in Bergamo sua Diocese et Territorio) nel 1677 si legge che nel territorio di Gaverina esistevano tre oratori di nuova fabbrica (ovvero recentemente restaurati) , tra i quali compariva quello di Trate al tempo dedicato all’Annunciazione.
1703 – in quest’anno il vescovo Luigi Ruzini, trovando la chiesa in completo disordine, la dichiarò sospesa fin quando non fosse stata restaurata.
1710 – il parroco don Bernardo Suardi progettò la ricostruzione dell’edificio, dopo aver abbandonato l’antico ritenuto troppo angusto.
1737 – nel 1737 il parroco don Giacomo Bettoli innalzò la volta e nel 1739 montò la porta. Il 24 agosto 1740 lo stesso don Bettoli benedì la chiesa.
1799 – un forte cedimento del suolo provocò marcate fessurazioni da cima a fondo sulla facciata
1969 – opere di restauro generale venne effettuate nel 1969. Gli interventi interessarono il completo rimaneggiamento delle travi lignee della copertura con integrazioni di tegole; demolizione e rifacimento del portale in marmo di Zandobbio fortemente fessurato, rifacimento di tutti gli intonaci esterni previa scrostatura; rifacimento della pavimentazione in cotto.
1988 – viene ristrutturata la copertura della chiesa per evitare che le infiltrazioni d’acqua rovinassero le decorazioni interne, inoltre vengono rifatti i canali di gronda