La chiesa ha un impianto a croce latina composto da un’unica navata con orientamento est-ovest, affiancata da due cappelle laterali, una per ciascun lato, dal transetto e dal presbiterio con abside rivolta ad est. La copertura della navata è realizzata con volte a vela impostate su colonne.
Le pareti della navata sono scandite da colonne di ordine corinzio.
Nella prima campata sul lato sinistro della navata vi è un piccolo vano che ospita il battistero.
I due transetti hanno pianta rettangolare e sono coperti da volte a botte. Le pareti e la volta sono decorati con dipinti murali.
In corrispondenza dell’incrocio fra navata e transetto vi è un tiburio ottagonale decorato a finti lacunari.
Il presbiterio è rettangolare con abside semicircolare e presenta una copertura con volta a botte.
La pareti e la volta del presbiterio sono decorati da affreschi.
Al termine del lato sinistro della navata in corrispondenza dell’arcone del presbiterio è collocato il pulpito.
Dal transetto destro si accede alla sacrestia che conserva una volta decorata con dipinti murali e ad un piccolo locale con un affresco che rappresenta la Trinità.
In controfacciata vi è un’ampia cantoria lignea che ospita l’organo.
Il campanile è collocato nella parte posteriore sul lato sinistro della chiesa.
La facciata, a due ordini, è scandita nel registro inferiore da lesene di ordine dorico e presenta al centro un portale con timpano curvilineo.
Il registro superiore, caratterizzato da lesene doriche e da un timpano curvilineo sommitale, presenta al centro un riquadro dipinto con la raffigurazione dell’Assunta.
Sul fianco destro all’esterno della navata si conserva un affresco che rappresenta la Pietà
XIII – Un primo edificio dedicato a Santa Maria è attestato nel Liber Notitiae Sanctorum Mediolani di Goffredo da Bussero
XV – La prima chiesa di epoca romanica fu probabilmente ristrutturato nel corso del XV secolo come sembrano indicare gli archetti in cotto presenti sul campanile
XVI – La chiesa viene ristrutturata alla metà del Cinquecento con l’aggiunta di un transetto conferendo all’edificio una pianta a croce latina
1567 – La chiesa viene ristrutturata nella seconda metà del Cinquecento secondo un progetto tradizionalmente attribuito a Pellegrino Tibaldi, originario di Puria, in considerazione di una similitudine nell’impostazione dell’impianto della navata con la chiesa di S. Fedele a Milano realizzata dallo stesso architetto a partire dal 1569. Non esistono tuttavia documenti che attestino con certezza il coinvolgimento di Pellegrino Tibaldi e le caratteristiche delle opere eseguite sembrano escludere un suo coinvolgimento diretto. Inoltre alcune opere come il tiburio, completato nel 1594, furono realizzate quando l’architetto valsoldese era in Spagna
XVII – Le due cappelle laterali vengono aggiunte nella prima metà del Seicento
1604 – La chiesa viene eretta in parrocchia nel 1604
1663 – Il pittore Pietro Pozzi di Puria esegue gli affreschi nel transetto sinistro che raffigurano le Storie di S. Carlo
1840 – Fra il 1840 e il 1841 viene costruita la facciata su disegno dell’ing. Campioni di Porlezza
1981 – Nel 1981 viene eseguita la sistemazione del sagrato della chiesa
1998 – Nel 1998 vengono eseguiti interventi di restauro degli affreschi interni (Annunciazione e Natività)
2005 – Nel 2005 viene avviato un intervento di restauro conservativo della chiesa, su progetto dell’architetto Paola Bassani, diviso in diversi lotti che comprendono fra l’altro la formazione dell’impianto di riscaldamento ad irraggiamento elettrico
2013 – Nel 2013 vengono eseguiti i restauri del transetto sinistro (cappella di S. Carlo) e degli stucchi delle due cappelle laterali