La chiesa della Beata Vergine del Brizzo si trova nella frazione di Gazzane, comune di Roè Volciano. Il fabbricato, a pianta rettangolare, è orientato verso ovest. La facciata, in muratura lapidea a vista, presenta doppio registro: l’ordine inferiore contiene due portali di accesso in aula e una finestra posta nel punto medio del prospetto; il registro superiore, con sommità a doppio spiovente, ha una serliana posta in mezzeria. Due lesene delimitano l’intero alzato. Il campanile a pianta quadrata, collocato sul lato est dell’edificio, presenta in sommità quattro aperture ad arco a tutto sesto, cornicione e copertura a padiglione. L’interno, avente superfici ornate a rilievo, è a navata unica articolata su due livelli: quello inferiore, probabilmente il più antico, contiene due scalinate in marmo di Botticino e un altare raffigurante la Madonna con il Bambino; il livello superiore alloggia l’altare maggiore. Lo spazio è scandito da lesene composite e da membrature. Un cornicione, leggermente aggettante, segna il punto di innesto delle volte a botte di copertura.
XVI – Le origini della chiesa risalirebbero alla prima metà del XVI sec. L’anno 1527 viene riportato nell’affresco che si trova sopra l’altare inferiore.
XVII – Da un documento datato 21 aprile 1613 si apprende che il livello superiore della chiesa era in costruzione e che doveva inglobare quello inferiore.
XVIII – Nella visita pastorale del 1702, monsignor Dolfin da disposizioni per la costruzione della sacrestia.
XVIII – Nel “Libro continente le partite de’ Capitali della Cappellania della B.V.M. nella terra di Gazzane detta del Brizzo” di G.B. Bodei vengono elencate le spese per i restauri fatti nei mesi da giugno a settembre del 1778.
XX – Nell’aprile del 1963 il prevosto Gamba fece togliere le coperture del portico perché diceva: “…minacciava di cadere mettendo in apprensione la fabbriceria circa la responsabilità civile”. Nel giugno 1969 il Comune decide di far demolire quanto rimaneva del portico.
XXI – In seguito ai danni provocati dal sisma avvenuto il 24/11/2004, il bene è stato incluso nell’elenco dell’Ordinanza n. 36 del 21 marzo 2005 per l’erogazione di contributi per il recupero migliorativo degli edifici danneggiati (allegato “Edifici ecclesiastici NON PRIORITARI”). Tra il 2008 e il 2010 sono stati eseguiti lavori per il consolidamento strutturale, miglioramento sismico e restauro dell’immobile. Successivamente è stata dichiarata la conformità degli stessi.