La chiesa, posta accanto all’antico convento dei Padri Carmelitani, presenta un corpo avanzato curvilineo in mattoni a vista, coperta da tetto in coppi. Al centro di questo corpo, è ricavato l’ingresso sormontato da sfondato ad arco, avente al centro un affresco. Internamente la chiesa presenta un’unica navata a pianta ellittica, nella quale spiccano resti di affreschi trecenteschi; la navata con pavimento in cotto, è coperta da cupola emisferica e presenta a sinistra l’ingresso ad arco che conduce in una piccola sagrestia e a destra, l’altare dedicato a S. Antonio Abate. Il presbiterio è a pianta semicircolare ed è rialzato di un gradino rispetto alla navata. Addossato alla parete di fondo è l’altare maggiore. Il presbiterio è coperto da catino.
XII – la chiesa di S. Maria del Carmine sorge dove era ubicata la chiesa altomedievale dedicata a San Giovanni Battista, la quale a sua volta era stata edificata probabilmente dove esisteva un ninfeo romano
1480 – i rinvenimenti archeologici, ascrivibili ad un periodo che va dal I al III secolo d.C., indicherebbero che il Convento, fondato come tale nel 1480, sorga sull’antico insediamento romano Vicus Averga
1770 – l’ordine dei padri Carmelitani venne soppresso dal governo della Repubblica Veneta
1860 – dopo essere stato venduto all’asta fu adibito a corte rustica e nel 1860 venne demolita la chiesa principale del convento, denominata S. Maria dé Neveri, mentre si salvò la chiesa di S. Maria del Carmine (facente parte anch’essa della struttura conventuale)
1937 – ceduta insieme ai chiostri del Convento alla famiglia Imberti con oneri di far celebrare alcune messe ogni anno, la chiesa venne ceduta alla Parrocchia di Bariano che la accettò l’anno dopo nel 1938
1980 – la chiesa venne tinteggiata internamente
2008 – vengono eseguiti alcuni lavori di manutenzione straordinaria
2014 – la chiesa internamente è sottoposta ad un intervento di restauro conservativo