la chiesa, posta nella frazione di Oneta, è orientata secondo lo schema tradizionale liturgico ed è preceduta da uno stretto sagrato in acciottolato coperto con tre piccole volte a crociera. A destra è fiancheggiata da un porticato con pavimento in cotto e copertura in legno ad uno spiovente sostenuta da un pilastro in pietra squadrata e da una colonna. Il lato destro del porticato presenta lacerti di affreschi, una nicchia ad ogiva e la porta laterale di accesso alla chiesa. La facciata ha un portale centrale sopraelevato di un gradino e due finestre laterali con inferriate e contorno in pietra. Porta e finestre sono collegate da un unico cornicione da cui si dipartono quattro archi. L’interno è a navata unica, suddivisa in due campate da lesene poco sporgenti con capitelli ionici sopra ai quali corre un cornicione. La prima campata è voltata con crociera, mentre la seconda e il presbiterio sono coperte da una volta a botte ribassata ornata da decorazioni in stucco. Sulle pareti sono appese le stazioni della via crucis e due tele entro cornice in stucco. Il presbiterio, separato dall’aula da una coppia di lesene ioniche, è largo quanto la navata ed è sopraelevato di tre gradini. La parete di fondo presenta un altare in legno con tre nicchie: nelle due laterali vi sono le statue della Madonna del Carmine e di S. Luigi, in quella centrale c’è il quadro di Maria Bambina. Sopra le nicchie una finestra illumina la chiesa. Le pareti laterali hanno due tele entro cornici in stucco. La parete di sinistra ha una finestra con inferriata e una porta che dà accesso al coretto, illuminato da due finestre complete di inferriata. Dal coretto si accede alla sagrestia, che ha una finestra sulla parete est ed è adiacente al campanile
1557 – dai verbali della visita apostolica di S. Carlo Borromeo si evince che la chiesa che risulta avere quattro altari
1660 – la chiese diviene sede della confraternita della Madonna del Carmine
1778 – nella relazione fatta dal parroco di San Giovanni Bianco in occasione della visita pastorale del vescovo Dolfin, si annotava che entro la circoscrizione parrocchiale era registrata la presenza di un oratorio in Oneta dedicato alla Natività di Maria Vergine,
1982 – consolidamento strutturale del campanile