la chiesa è situata nella campagna a nord del borgo storico di Cologno, in località Muratella. rispetto all’insediamento di impianto agricolo, si trova in posizione marginale: sorge come edificio autonomo con ingresso ad est. E’ un volume contenuto a cui è addossata sul lato sud la bassa costruzione della sagrestia a pianta rettangolare. Autonomo sorge invece il campanile a ovest, privo di cella campanaria. La facciata è divisa in due ordini conclusi da un timpano triangolare, ampio quanto tutta la facciata. L’ordine inferiore è suddiviso da quattro lesene, in tre settori.
Le lesene poggiano su basi in marmo di Zandobbio sagomato con capitelli solo accennati con elementi in cotto. Il settore centrale ospita il portale in marmo di Zandobbio con coronamento di timpano ad arco spezzato. I due settori laterali presentano fondelli sfondati. Il primo ordine è concluso da un cornicione in cotto senza sagomature e coperta da coppi. Il secondo ordine è suddiviso in tre settori e nel centrale è presente una finestra.
La chiesa ha navata a pianta rettangolare suddivisa in due campate, da lesene con capitelli in stucco. Ogni campata è decorata da sfondati limitati da piccoli archi che poggiano su pulvini in stucco. Sopra le lesene corre il cornicione lungo tutte le pareti.
Sul cornicione si imposta la volta a tutto sesto con quattro finestre, due per lato, che illuminano la navata. La seconda campata presenta a destra l’ingresso secondario. Il presbiterio è a pianta rettangolare e in rilievo di un gradino rispetto alla navata ed è coperto da volta. L’altare in marmo è addossato alla parete di fondo del presbiterio; a sinistra di quest’ultimo un ingresso conduce alla sagrestia.
1646 – della chiesa vi è menzione nelle visite pastorali a partire da quella del vescovo LuigiGrimani nel 1646; e nel 1659 , nella consueta relazione il parroco riferisce della chiesa intitolata alla Natività della Madonna situata in Muratella: “governata dal signor Alessandro quondam Arrigo Medolago e credo eretto dal medesimo”.
1703 – nel 1703 la chiesa con proprietà di Francesco Medolago, ha un unico altare nel presbiterio coperto a volta, ed è dotato di sagrestia. interventi successivi di “ammodernamento”.
XIX – Il fonte principale non risulta mai completato, così come gli altri prospetti. Infatti tutti i fronti presentano muratura a vista in ciottoli e mattoni, eccetto un settore settentrionale che indica un operazione interrotta di intonacatura generale e modifica delle aperture rettangolari con l’aggiunta di una cornice mistilinea in stucco.
2000 – vengono eseguiti lavori di manutenzione e restauro all’interno della chiesa