La Chiesa di origine seicentesca ha una pianta a croce latina.
Le decorazioni sono o di fine Ottocento o di inizio Novecento, di non particolare pregio. Nel suo interno però sono presenti alcune tele di particolare valore religioso e storico artistico come l’Agonia di Cristo nel Getsemani, opera di Battistello Caracciolo ed un Cristo alla Colonna di epoca cinquecentesca attribuito alla scuola veneta.
L’impianto strutturale è caratterizzato da tre navate e da due transetti. Il presbiterio è molto esteso e con pianta rettangolare.
La Chiesa è sorta nel 1695, quando il Marchese Cesare Magi fece tramutare l’Oratorio della Concezione Immacolata di Maria nell’attuale luogo di culto.
La Chiesa di Vho presenta un sistema di coperture di tipo a capanna senza soluzione di continuità tra la zona della navata e dell’abside, su cui si innestano altre due coperture a capanna che coprono i bracci del transetto che fuoriescono dalla proiezione planimetrica.
Il pacchetto di copertura risulta formato da un livello in coppi di laterizio semplicemente appoggiati sull’assito realizzato con pezzi di asse dalle forme e dimensioni più svariate, spesso di recupero, disposte separate le une dalle altre; il tutto non presenta nessuna interposizione di materiali di contenimento delle acque di infiltrazione o di isolamento.
1695 – Prima dell’attuale Chiesa esisteva un oratorio che è stato ampliato con decreto vescovile nel 1695 quando vennero realizzati l’attuale presbiterio con annesso coro.
1892 – I due transetti Nord e Sud vennero realizzati come ampliamento del nucleo principale nel 1892, così che la Chiesa venne ad assumere la configurazione di pianta a croce latina.
1919 – Dopo la prima guerra mondiale, nel 1919 la Chiesa venne abbellita con l’apporto di alcune statue acquistate dalla Chiesa di S. Matteo in Cremona
1822 – L’altare maggiore, in prima versione in legno, venne rifatto in marmo nel 1822 col Parroco Alessandro Orefici.