La chiesa di Santa Maria del Carmine è stata riedificata verso la fine del XIX sec. Si trova nel comune di Salò, nella costa sud occidentale del lago di Garda. Il fabbricato, a pianta rettangolare culminante absidata, è orientato verso est. La facciata, avente registro unico culminante a doppio spiovente con finti archetti e peducci, è delimitata da lesene laterali. L’intero ordine presenta decorazione a fasce colorate alterne. In mezzeria si trova il portale lapideo di accesso in aula, completo di stipiti e coronamento ad arco a tutto sesto, e rosone soprastante. Completano il prospetto due specchiature cruciformi. I prospetti laterali alloggiano ulteriori finestre che consentono l’illuminazione dell’aula e del presbiterio. Il campanile a vela è collocato sul lato sud dell’edificio. L’interno, avente superfici ornate a rilievo e pitture murali, è a navata unica culminante nel presbiterio absidato. Lo spazio è scandito da lesene composite. Un cornicione, leggermente aggettante, segna il punto di innesto delle strutture di copertura. Nella controfacciata si trova il soppalco accessibile tramite scale poste sul fianco nord dell’edificio.
XVI – Nel XVI sec. la chiesa, dedicata all’Assunzione, formava parte integrante del Convento del Carmine. Entrambi furono fondati nel 1527 (?) dalla congregazione carmelitana di Mantova, ad est della città, con il beneplacito del Vescovo di Brescia Paolo Zane. Concorsero a finanziare le ingenti spese anche “elemosine da diversi benefattori e persone pie”. Particolarmente, contribuì con la donazione di “una pezza di terra di undici piò e mezzo da parte di Simone Rovellio”. Un altro fondo venne donato da Michele Miliani.
XVII – Nel 1650 il convento veniva così rappresentato in una serie di relazioni pubblicate da Lionello Sentini: “Ha la chiesa sotto il titolo dell’Assuntione, et è fatta tutta in volto con una bella facciata a fresco, con quattro Cappelle per parte a stucho; la maggiore è senza stucho, quale fu fabbricata dalle q.m. Sig.ri Giobatta e Francesco Fratelli Rovelli…”.
XIX – Con la soppressione del convento, nel 1810, il fabbricato passò, per acquisto di proprietà, al dottor Andrea Pollotti e, in seguito, all’Istituto Orfanotrofio femminile, insediatosi nel 1864.
XIX – La chiesa e il campanile vennero demoliti tra il 1878 e il 1879 per far posto alla nuova strada per la Riviera. Al suo posto venne costruito l’attuale tempio. L’interno venne affrescato dal salodiano Ottorino Benedini, pittore e decoratore, allievo di Merceni.
XXI – In seguito ai danni provocati dal sisma avvenuto il 24/11/2004, il bene è stato incluso nell’elenco dell’Ordinanza n. 36 del 21 marzo 2005 per l’erogazione di contributi per il recupero migliorativo degli edifici danneggiati (allegato “Edifici ecclesiastici NON PRIORITARI”). Nel 2008 sono stati eseguiti lavori per il consolidamento strutturale, miglioramento sismico e restauro dell’immobile. Successivamente è stata dichiarata la parziale conformità degli stessi.