la chiesa, orientata liturgicamente, presenta la sua facciata prospettante ad ovest, è preceduta da un sagrato in rilievo di due gradini rispetto alla quota stradale, tale sagrato prosegue e circonda in misura più ridotta tutta la chiesa. La chiesa è interessata nel suo ordine inferiore da un ampio porticato che corre sulla facciata con cinque arcate in muratura ed altre quattro sul lato sud, in opera su colonne di trachite complete di base e capitello. Il portico coperto da voltini a crociera prosegue nel suo volume dove un tempo ospitava l’abitazione del sacrista: esso presenta, in corrispondenza di ogni arcata, una finestra dotata di serramento ed ante oscuranti. Una cornice di coronamento sostenute con mensole, conclude la struttura del portico che è coperto da tetto a tre falde. La facciata della chiesa prosegue poi arretrata con il secondo ordine architettonico, suddivisa in tre settori da quattro lesene con capitelli corinzi sui quale corre una trabeazione completa di fregio e cornicione che lo conclude. Il settore centrale è interessato da un’ampia finestra rettangolare con contorno sagomato, mentre nei settori laterali, entro nicchie, sono presenti le statue di Ester e Giuditta. La facciata è conclusa da un terzo ordine architettonico, che prosegue centralmente e raccordato ai lati da due modiglioni rampanti che ai lati terminano con due vasi decorativi. Un timpano triangolare sormontato da un angelo reggente una croce in ferro, conclude parte centrale della facciata. Internamente la chiesa si presenta a navata unica, due gruppi di lesene e controlesene per lato suddividono la navata in tre campate e con i loro capitelli reggono la struttura corrente della trabeazione, fregio e cornicione che fa da imposta alla volta a botte che copre la navata.
Nella prima campata, sul lato sinistro, è presente l’antica cappella dl fonte battesimale a pianta semiottagonale coperta da catino a spicchi con lunette; una di queste lunette è aperta come finestra semicircolare ed illumina la cappella. Nella parete di destra, sempre della prima campata presenta al centro della decorazione la tela raffigurante S. Francesco Saverio. La seconda campata presenta sinistra il vecchio pulpito ed un ingresso che conduce ad un retrostante locale destinato a penitenzeria mentre a destra è presente l’ingresso secondario. La terza campata ospita due cappelle: a sinistra è presente la cappella dedicata alla Madonna del Carmine; la cappella di destra invece è dedicata alla Madonna del S. Rosario. Ai dell’arco di trionfo sono presenti due aperture che immettono rispettivamente a sinistra nella cappella del Crocefisso mentre a destra in un corridoio che conduce al campanile e alla sagrestia.
Il presbiterio, in rilievo di tre gradini, presenta pianta rettangolare e con le arcate regge una cupola ottagonale illuminata da due finestre circolari., a quest’ultimo segue il coro semicircolare dotato di 17 stalli. Sul lato sinistro del presbiterio un’apertura a tutta altezza lo mette in comunicazione la cappella del Crocefisso.
Le sei finestre, tre per lato, che illuminano la navata al di sopra del cornicione sono inserite ciascuna entro lunetta semicorcolare e raccordata tramite strombatura alla volta e sono fiancheggiate ciascuna da due figure di apostoli.
La torre campanaria che si erge sul lato della chiesa è con il suo basamento incorporata in buona parte nella stessa e prosegue in pietra ben squadrata sino alla cella campanaria che aperta ad arco sui quattro lati è conclusa da una cornice retta da mensole.
909 – una chiesa in località Oleno è menzionata in un documento del 909. Essa è sorta in epoca imprecisata sulle rovine di un tempio pagano
1595 – la chiesa dedicata Natività di Maria fu consacrata il 26 aprile 1595 dal vescovo Giambattista Milani
1621 – venne costruito il campanile con la base inglobata nelle murature della chiesa
1625 – viene costruito il portico che corre lungo la facciata e sul fianco destro
1633 – viene realizzata la sagrestia e il coro
1707 – venne eseguita la parte soprastante del portico per adibirla ad alloggio
1716 – nel 1716 il coro della chiesa aveva pianta quadrata e fu reso semicircolare dal capomastro Michele di Albegno e terminata da Antonio Maria Pirovano
1717 – i preziosi stucchi interni della chiesa vennero realizzati da Antonio Camuzio
1854 – un concerto di cinque campane, fuso dalla ditta Monzini nel 1854 e benedetto dal vescovo Speranza il 30 agosto 1860, fu in parte requisito con decreto prefettizio del 10 ottobre 1942 e quindi sostituito nel 1953 dall’attuale concerto in “fa mg.2 fuso dalla ditta Giorgio Prunei e consacrato da mons. Giuseppe Maggi vescovo missionario il 20 dicembre di quello stesso anno
1955 – viene realizzato internamente lo zoccolo in marmo delle lesene
1959 – il 29 settembre 1959 il vescovo Adriano Bernareggi consacrava l’arare della Madonna del Carmine, rinnovato dalla ditta Giovanni Arnoldi, riponendovi le reliquie dei Santi Alessandro, Adriano, e Gregorio papa.
1962 – in seguito ad un pauroso crollo, la facciata ed il portico furono ricostruiti com’erano dall’impresa Ottavio Cavalleri, sotto la direzione dell’architetto Venanzio Buelli. Le colonne del portico che erano in pietra di Sarnico, furono sostituite dalla ditta Remuzzi con colonne in trachite vicentina.
1965 – viene ampliata la sagrestia
1971 – viene posato un nuovo impianto di riscaldamento
1983 – viene ristrutturato il presbiterio e vengono eliminate le balaustre. Con il materiale di recupero delle balaustre si realizzata l’ambone
1984 – vengono rinnovate le tinte e delle decorazioni interne della chiesa
1990 – la porta dell’ingresso laterale viene rivestita in bronzo
1990 – vengono eseguiti lavori di risanamento sulle murature della sagrestia
1994 – ripristino degli intonaci esterni della chiesa e della sagrestia
2000 – vengono eseguite opere di manutenzione straordinaria sulle coperture della chiesa, inoltre vengono effettuati lavori di ripristino sulle decorazioni interne
2006 – ricorritura del manto di copertura