Il progetto originale dell’arhcitto Fortunato Canevali non fu portato a termine per cui la facciata si presenta oggi incompiuta, con la muratura allo stato rustico. Essa è divisa in due ordini da un cornicione, di cui quello inferiore con tre scomparti, un portale d’accesso centrale, e due nicchie laterali, mentre l’ordine superiore, diviso anch’esso in tre comparti ha al centro una finestra arcuata, con una vetrata raffigurante la Santa Famiglia. La facciata si conclude con un timpano ricurvo.
L’impianto planimetrico è a croce latina, con navata unica, a due campate e transetto poco sporgente, profondo coro e abside semicircolare.
Nel punto di intersezione tra aula e transetto è stata realizzata una cupola poligonale con lanterna, rialzata da un tamburo rispetto alle volte a botte di copertura della chiesa.
La chiesa si presenta interamente affrescata, con la presenza di lesene di ordine corinzio decorate e un cornicione che corre lungo tutta l’aula e il transetto, alla quota dell’imposta delle volte. Sono presenti laterlmente delle cappelle, dove si torvano in corrispondenza nella parte alta voltata, delle grandi finestre.
Il presbiterio, rialzato dal resto dell’aula attraverso alcuni gradini, si presenta riccamente decorato per la presenza del coro ligneo, dell’altare maggiore e della soasa della pala dell’altare maggiore, composta da marmi policromi con colonne binate e cimasa arcuata.
In occasione della riforma liturgica post conciliare, 1970-1971, al lato sinistro della gradinata d’accesso al presbiterio, è stato posto il Santissimo, mentre al lato destro il battistero. Affiancati al presbiterio della chiesa, si trovano due locali, strutturalmente indipendenti, di cui a destra un locali di servizio, mentre a sinistra la sagrestia ed una cappella feriale. entrambi disposti su due piano servono anche come deposito e locali per la macchina dell’organo.
1895 – Vengono approntati i primi lavori di scavo per determinare la natura del terreno e per definire la successiva fase di progettazione affidata all’ing. Gio Antonio Ronchi di Breno, e al professor Fortunato Canevali.
1896 – Vengono realizzate le opere di fondazione, costituite da un anello di calcestruzzo molto possente e di altezza variabile in base alla quantificazione dei carichi per le quali sono state progettate.
1898 – Il 28 settembre 1898 viene posta la prima pietra della costruzione delal chiesa, con la presenza del Vescovo Mons. Corna Pellegrini.
1912 – Viene ultima la costruzione della chiesa, decorata, dipinta e dotata di un altare maggiore in legno.
1922 – nel periodo che va dall’ultimazione della chiesa al 1922, si verificano numerose crinature, che aumentando e ingrandendosi rapidamente, soprattutto nella parte della cupola, che gravava in maniera preponderante, venne chiusa definitivamente per evitare una catastrofe.
1923 – Constatati i problemi strutturali dovuti alla cupola, essa viene smantellata e ricostruita in maniera tale da non gravare sulla struttura sottostante. I lavori durarono tre anni.
1926 – Ultimati i lavori di ristrutturazione e ripristinato l’apparato decorativo, la chiesa viene riaperta al pubblico.
1971 – Nell’occasione di alcuni lavori di manutenzione sulle murature esterne, vennero poste accanto alla porte laterali, due lapidi: una a memoria dei benefattori, l’altra a memoria dei due arcipreti che si impegnarono attivamente nella realizzazione della chiesa.
1993 – Viene approntata la sistemazione della copertura della cupola.
2001 – Viene posato un marciapiede perimetrale e realizzato il sagrato antistante la chiesa a forma circolare com materiali lapidei di diversa tonalità.
2016 – consolidamento e miglioramento sismico progettati dall’arch. Mario Gheza e dall’ing. Elide Tomasoni con autorizzazione soprintendenza di Brescia prot. N. 8056 Class. 34.19.07.del 20.05.06:
– messa in opera 8 catene intradossali per il contenimento della spinta degli arconi e delle volte a botte del transetto;- messa in opera di tiranti longitudinali; – revisione dei nodi e delle connessioni tra gli elementi lignei della copertura;- consolidamento con malta e fibre di vetro delle volte in mattoni forati della navata e del presbiterio; – rinforzo delle fondazioni della cappella feriale e della sacrestia con micropali; – sostituzione del solaio del primo piano della cappella feriale;- rinforzo del solaio del secondo piano della cappella feriale; – inserimento di tiranti per il collegamento della cappella feriale e della sacrestia al corpo principale della chiesa.
2016 – A seguito del consolidamento statico è stato eseguito anche il restauro delle superfici pittoriche, iniziato il 18 febbraio e terminati il 26 aprile 2016 ed eseguiti dalla ditta arch. Giuseppe Lorenzini. Si sono concentrati sulle volte della navata, dove la situazione risultava più critica a causa della presenza di numerose lesioni e di efflorescenze. I lavori sono consistiti nella rimozione della polvere, nella stuccatura delle fessure, nella rimozione dei sali e nella ripresa dei colori.
Nella zona del presbiterio e dell’abside, invece, sono stati eseguiti piccoli ritocchi, intervenendo puntualmente nelle zone maggiormente degradate.