La chiesa è posta sulla destra del fiume Serio a breve distanza dalla strada provinciale. La facciata e altri prospetti, sono intonacati e tinteggiati nella parte alta, mentre nella parte inferiore lasciano scorgere la struttura muraria in blocchi di pietra. Il prospetto principale ha al centro il portale in pietra completo di mensole che sostengono l’architrave; ai lati dell’ingresso due finestre sono tamponate ed intonacate, mentre sopra sono presenti una piccola nicchia rettangolare e più in alto un rosone circolare anch’esso tamponato ed intonacato. Al centro della porzione intonacata si apre una finestra rettangolare con inferriata di protezione. Internamente la chiesa si presenta ad un’unica navata divisa in quattro campate da tre lesene. La volta a botte è divisa da tre fasce trasversali allineate alle lesene. All’imposta della volta, vi è la trabeazione con cornicione in muratura sopra cui si aprono nella volta due finestre per lato. Nella terza campata, più corta rispetto alle altre, si apre a sinistra l’ingresso laterale a cui si accede direttamente alla strada comunale adiacente. Dirimpetto, verso sud, si apre la porta che conduce alla torre campanaria. La quarta campata e destra è dotata di cappella dedicata ai Santi Rocco e Sebastiano ed ha un altare in muratura con predella in marmo e tabernacolo in legno scolpito e dorato; di fronte, in nicchia, è posta la statua della Madonna di Lourdes. Il presbiterio è sopraelevato di un gradino, anch’esso è coperto da volta a botte e presenta parete di fondo piana. L’altare è in legno con paliotto in tela dipinta e ancona, intagliata e dorata, ai fianchi della quale vi sono due statue in legno quasi a grandezza naturale di S. Giuseppe e S. Anna; sul coronamento sono posti seduti quattro angeli, scolpiti e dorati. Sul lato destro del presbiterio un’apertura conduce alla sagrestia.
1546 – negli atti della visita pastorale del vescovo Vittore Soranzo viene nominata una cappella dedicata a Santa Maria Elisabetta
1575 – durante la visita apostolica di San Carlo Borromeo, nel 1575, venne riordinata secondo la regola l’altare maggiore ed eliminato quello dedicato a San Rocco. Con eccezione della sagrestia e di alcune aperture tamponate, la chiesa ha pianta eguale a quella odierna.
1634 – nel 1634 viene collocato il quadro di Domenico Carpinoni, raffigurante la Madonna in gloria tra i Santi Rocco e Sebastiano.
1666 – nel Sommario delle chiese della diocesi di Bergamo, redatto nel 1666 dal cancelliere Marenzi, risulta tra gli oratori campestri, la chiesa di Santa Maria Elisabetta nella contrada di Ludrigno
1987 – restauro generale della chiesa