La chiesa presenta la sua facciata rivolta verso via S. Bernardino ed completamente rivestita in mattoncini, ad esclusione della parte centrale con uno sfondato rettangolare rivestito in lastre di travertino, dove è posto il portale d’ingresso. Quest’ultimo è sormontato da un altro sfondato rettangolare al centro del quale è posizionata una finestra che illumina la navata e due pannelli in cemento lavorato ai lati; questi raffigurano rispettivamente a destra e a sinistra, S. Bernardino di fronte alla Vergine e la predicazione di S. Bernardino; la facciata si completa poi con un’alta zoccolatura ed una gronda a due spioventi in cemento martellinato.
La chiesa ad unica navata, presenta una pianta a croce latina, coperta da volta a botte ribassata e dotata di cupola sopra il transetto; la navata è suddivisa in cinque piccole campate divise da lesene in stucco lucido con capitelli corinzi sopra i quali corre una trabeazione che si interrompe dove le campate hanno maggiore ampiezza. Sopra la trabeazione si trova un cornicione non praticabile che raccorda le pareti con la volta.
La prima campata di destra ospita su una mensola in legno la statua di S. Biagio, mentre quella di sinistra la statua di S. Teresa del Bambin Gesù; la seconda campata non ha particolari destinazioni; la terza campata ospita a destra la tela raffigurante Daniele nella fossa dei leoni e a sinistra il Sacrificio di Isacco; segue una quarta campata che ospita a destra un ingresso secondario e a sinistra una porta che conduce a un piccolo giardino e per ultima, la quinta campata in cui trovano posto i confessionali in noce, dentro due sfondati strombati.
Dalla navata si accede al transetto che accoglie le due cappelle: la cappella di destra è dedicata alla Madonna del Rosario con relativa nicchia contenente la statua della Madonna; la cappella di sinistra è dedicata invece al Redentore, completa di altare, predella e nicchia contenente la statua del Redentore abbracciato alla croce.
Il transetto è coperto da una piccola cupola che poggia su quattro arcate ribassate, illuminate da bifore con strombature di raccordo alla cupola.
Sopraelevato di tre gradini, rispetto al transetto, vi è il presbiterio con al centro l’altare in stile neoclassico in marmo bianco e, ai lati, due grandi aperture con transenne in noce che separano il suddetto dal colo laterale; sopra le transenne sono posizionate le due cantorie.
Da una porta posta a nord, si accede alla cappella dell’Immacolata: essa ha navata unica con pianta rettangolare ed è coperta da una volta a quattro falde.
1470 – la chiesa di S. Bernardino fu edificata nel 1470 in onore di S. Bernardino da Siena
1562 – nell’anno 1562, per la costruzione delle mura della città, fu distrutto il convento di S. Stefano, vicino a porta S.Giacomo nella località detta il Fortino. I Domenicani che lo abitavano, furono nel 1565 alloggiati nelle case vicine a S. Bernardino, chiesa che fu loro concessa in uso perpetuo condizione che si impegnassero alla celebrazione di una messa quotidiana. I domenicani rimasero sino al 1571, quando fu loro concesso il convento di S. Bartolomeo, lasciato dagli Umiliati. I Disciplini della contrada rivendicarono allora la restituzione della chiesa e nacque una lunga vertenza con i frati.
1821 – la chiesa venne ristrutturata e riconsacrata nello stesso anno dal vescovo Pietro Mola.
1913 – la chiesa ebbe un ulteriore rifacimento. Su disegno dell’Ing. Elia Fornoni, fu allungata verso il coro, dotata di un transetto con cupola e dcorata nel 1914 dall’artista Zappettini.
1955 – essendo crollato il cornione della facciata, questa fu rufatta su disegno dell’arch. Carlo Panigada. I due pannelli in cemento, a lato della finestra centrale, rappresentano la predicazione di S. Bernardino e S. Bernardino innanzi alla Vergine furon o modellati dallo scultore Elia Aiolfi.
1990 – in un generale intervento di restauro delle decorazioni vengono anche rifatte le tinte interne