Orientata secondo il criterio tradizionale, la chiesa si presenta circondata sul lato destro e sul fronte da modesto sagrato delimitato da muretto. Sul lato sinistro invece passa la strada comunale che la lambisce. La facciata é liscia e coronata da breve cornice a due spioventi, é preceduta da un piccolo portico poggiante su due colonnine di gusto quattrocentesco (eseguite però nel 1519 come appare dalla data incisa sul fusto di una colonna) aperto su tre lati ad arco e coperto da volto a criocera; sotto il portico si trova il portale in marmo nero sagomato con inframmezzati conci in marmo grigio con architrave completata da fregio di coronamento sempre in marmo nero lavorato ad intarsio con marmi di color rosso, giallo, bianco e verde. Serramento di porta in due ante apribili a tutta altezza ed anche in altezza ridotta a modo di antello di servizio, immette nel vano di chiesa che si presenta ad una sola navata coperta da volto a botte con sei vani di cappella laterali, tre per parte, aperte ad arco verso la navata. Il presbiterio in rilievo di tre gradini é di poco più ristretto della navata e si presenta a pianta rettangolare anch’esso coperta da volta a botte. Tra le varie cappelle come anche ai lati del presbiterio vi sono lesene che partendo da una zoccolatura in marmo occhialino si competano di capitelli con volute, sopra i quali corre la trabeazione ed il cornicione discretamente sporgente non però praticabile. Il vano é illuminato oltre che da una finestra posta in facciata al di sopra del portale, anche da altre tre sopra il cornicione a sinistra con relative strombature rientranti nella volta a botte; sempre sullo stesso lato un’altra finestra si trova sul presbiterio, mentre quelle simmetriche sul lato opposto sono tutte finte. La deodorazione é ottenuta con stucchi che abbelliscono la volta della navata e del presbiterio incorniciando i seguenti affreschi: Mosé, Eleazzaro con Rebecca, il sogno di Giacobbe, Abramo che sacrifica Isacco. Nelle strombature della volta corrispondenti alle finestre trovansi in bassorilievo di stucco dipinto i busti dei 12 apostoli su fondo oro. Gli archi, i sott’archi e i volti delle singole cappelle sono decorati da stucchi molto belli di gusto cinquecentesco e seicentesco; sono stati molto ben ripuliti, dipinti e dorati durante i lavori di decorazione eseguiti dal Civera nel 1957.
1486 – il documento più antico esistente nell’archivio locale riferito alla chiesa porta la data del 5 giugno 1486, quando la chiesa non era ancora parrocchiale.
1506 – l’8 settembre 1506 la comunità di Nasolino “…si costituisce canonicamente autonoma e quindi parrocchia con atto notarile…”
1519 – realizzazione del portico posto a protezione dell’ingresso principale
1546 – la chiesa venne consacrata e dedicata dal vescovo Vittore Soranzo il 26 agosto 1546. Il documento relativo riporta che la chiesa venne prima restaurata e ridotta in una forma sufficientemente ampia
1575 – il 4 ottobre 1575 il delegato di S. Carlo Borromeo in visita apostolica visita la chiesa e redige verbale, riportando che la chiesa ha tre altari: il maggiore con decente immagine e con statue di santi in una cappella a volta e dipinta, l’altare del Santissimo e quello di S. Maria
1673 – nel 1673 la comunità di Nasolino chiede ed ottiene l’autorizzazione a rifare completamente la chiesa con sostanziali modifiche alla struttura esistente.
1676 – nel 1676 vennero ultimati i due altari laterali e benedetti dall’arciprete di Clusone
1688 – i lavori di riedificazione si conclusero solo nel 1688
1696 – viene aperto il coro dietro l’altare per lo svolgimento più decoroso delle funzioni, inoltre vengono realizzati e ornati con cariatidi gli stalli del servizio
1735 – nel 1735 venne realizzata l’ancona dell’abside
1742 – nel 1742 vennero aggiunte le cappelle laterali della prima campata, conferendo così l’aspetto attuale della facciata
1760 – nel 1760 venne sopraelevato il campanile
1858 – nel 1858 la cella campanaria venne arricchita con cinque campane consacrate dal vescovo mons. Speranza
1864 – nel 1864 la chiesa venne visitata dal vescovo Speranza, il quale ordinò alcuni lavori di adeguamento come la formazione di una balaustra sul presbiterio
1875 – lavori di restauro sulla facciata; venne ampliata la finestra centrale per aumentare la luminosità interna
1876 – nel 1876 venne rifatta la pavimentazione del presbiterio in marmo bianco e nero di Varenna
1877 – nel 1877 furono messe in opera le balaustre del presbiterio.
1889 – vengono rifatti il castello delle campane e la cupola della torre campanaria
1910 – lavori di restauro generale all’impianto decorativo: decorazioni, stucchi e dorature.
1956 – il 10 febbraio 1956 il vescovo di Bergamo mons. Giuseppe Piazzi consacrò la nuova mensa dell’altare maggiore
1957 – nel 1957 sono stati ripuliti, dipinti e dorati parte della decorazione interna come archi sott’archi e le volte delle cappelle laterali. In più vennero eseguiti lavori di completamento alla decorazione.
1960 – nel 1960 venne sistemato il battistero posizionato nella prima cappella laterale di sinistra
1980 – nel 1980 venne rifatta completamente la copertura e rinnovata la facciata rimuovendo il vecchio intonaco
1982 – realizzazione di nuovo impianto di riscaldamento
1991 – restauro dell’altare maggiore