La facciata della chiesa presenta un corpo centrale a capanna incorniciato da un ordine di lesene binate e due ali laterali in corrispondenza delle cappelle, delimitate anch’esse da piatte lesene . Nel corpo centrale si individua l’ingresso maggiore, nelle due ali i due ingressi minori. Due affreschi completano l’impianto decorativo nelle campiture centrali media e superiore, quello nel riquadro rettangolare rappresenta la guarigione di un bimbo ad opera di San Biagio a cui si era conficcata una lisca in gola, invece nel tondo in alto è stata realizzata una pittura ex novo durante i restauri del 2005, raffigurante una mano benedicente del Papa con sullo sfondo la Basilica di San Pietro a Roma. L’interno è contraddistinto da una navata centrale absidata e due navate minori con tre cappellette per lato. All’interno va segnalata la particolarità delle balaustre che separano le navate laterali dalla navata centrale.
1569 – Le prime notizie riguardanti l’antico oratorio le troviamo nella relazione della visita pastorale compiuta dal cardinal Ippolito De Rossi nel 1569. E’ descritto come un modesto edificio. L’altare maggiore era illuminato da finestre, senza protezione alcuna, dalle quali facilmente si poteva entrare in chiesa. Vi erano tre altari minori, il pavimento era in terra battuta, pochi gli arredi sacri e qualche candeliere in ferro. A lato sorgeva ill piccolo campanile con una piccola campana. Nella visita del cardinal Agostino Cubani del 1714 si dice: “L’oratorio è di muro soffittato e decorosamente dipinto. Esiste pure il campanile con due campane”
1850 – Tra il 1850-1852 furono compiuti lavori di grande entità, che sono riferiti in una lapide che ne dà descrizione sommaria: “Alla Duchessa Barbara Melzi d’Eril, che annuente il coniuge Duca Tommaso Scotti, generosa donò alla chiesa (area e casamento) ad erigere dalle fondamenta coro e presbiterio più capaci e stanze fiancheggianti. Il parroco e i parrocchiani con gratitudine posero. MDCCCLII”
1888 – L’11 aprile 1888 ad opera del vescovo di Pavia Antonio Riboldi avvenne la consacrazione della chiesa.
1929 – Nel 1929-1930 avvenne il secondo intervento rilevante sulle strutture della chiesa per opera del parroco don Ernesto Maiocchi. Fu abbattuto il vecchio campanile e si procedette al riassetto del presbiterio. Al posto del campanile fu collocato il pulpito, alle balaustre precedenti ormai insufficienti a delimitare il presbiterio, vennero unite quelle tolte all’altare ora di San Giuseppe, assai simili e risalenti alla stessa epoca. La facciata fu parzialmente modificata ma venne mantenuto l’impianto e le linee originarie. Il nuovo campanile venne costruito in posizione più arretrata, la nuova opera progettata dall’ing. Miglietta fu eseguita dalla ditta Castelli e fu inaugurato il 29 maggio 1930.
1946 – Negli anni 1946-1950 la chiesa fu modificata fino ad avere l’aspetto attuale. L’interno venne tutto affrescato, la facciata fu ancora una volta riformata e il sagrato sistemato. Le piccole colonne che lo delimitano provengono dalla Certosa di Pavia. Più tardi si giunse alla sistemazione del presbiterio, al nuovo altare maggiore, ai nuovi altari della Madonna e del Sacro Cuore.
1990 – Negli anni novanta utilizzando un lascito il parroco ha provveduto alla completa ripulitura e ripristino delle decorazioni interne.
2005 – Nel 2005 viene attuato un restauro conservativo della facciata.