la chiesa, situata nella località Burligo, presenta la sua facciata delimitata da lesene poggianti su una zoccolatura che si innalzano fino a raggiungere il cornicione coperto da coppi. Centralmente è posto un portale in pietra sormontato, entro leggero sfondato, da un affresco raffigurante S. Carlo, a cui la chiesa è dedicata. Un marcapiano, suddivide il primo ordine dal secondo; quest’ultimo ospita centralmente una finestra rettangolare leggermente svasata che illumina la navata. La chiesa ha un’unica navata a pianta ellittica, suddivisa in settori, da lesene complete di capitelli corinzi sopra i quali corre una trabeazione su cui si imposta la volta. Nel primo settore partendo da sinistra e in senso orario troviamo il Battistero, l’ingresso laterale e una cappella con altare contenente la statua della Pietà; superato il presbiterio troviamo la cappella con tela raffigurante la Madonna con Bambino, l’organo e un confessionale. Il presbiterio è rialzato rispetto alla navata di tre gradini ed è delimitato da balaustra; ha pianta rettangolare ed è concluso da un coro absidato, coperto da catino nel quale sono presenti due finestre che illuminano il presbiterio
1696 – la chiesa di Burlino fu ristrutturata fino ad assumere l’assetto attuale, dopo che nel 1696 venne eretta parrocchiale per decreto del vescovo Daniele Giustiniani che la smembrava dal monastero di Pontida
1736 – negli stati del clero del 1736 la parrocchia di Burligo era compresa nella vicaria di Almenno San Salvatore (Stati del clero 1734-1822) entro cui figurava ancora inserita nel periodo della visita pastorale del vescovo Dolfin. Nella relazione del parroco di Burligo, in occasione di questa visita, si dice che la chiesa parrocchiale, sotto l’invocazione di San Carlo, era stata ricostruita alla fine del XVII secolo con tre altari
1861 – Nel 1861 la parrocchia di San Carlo di Burligo era compresa nella vicaria di Pontida. Risultava essere di nomina regia e aveva sottoposte alla sua cura 319 parrocchiani
1884 – un concerto di cinque campane fu consacrato a Bergamo dal vescovo Gaetano Camillo Guindani nel 1884. L’attuale concerto di cinque campane in “mi n.” è della ditta Gian Battista de Poli di Udine e fu consacrata il 10 maggio 1953 dall’arcivescovo Pietro Sigismondi
1947 – venne consacrata con il vecchio titolo di S. Carlo Borromeo il 18 ottobre 1947 dal vescovo Adriano Bernareggi che sigillava nella mensa dell’altare maggiore le reliquie dei Santi Adriano, Alessandro e Carlo
1947 – viene tinteggiata la facciata e realizzato un nuovo dipinto nel battistero
1973 – viene realizzato il nuovo impianto di riscaldamento ad aria, inoltre vien costruita una nuova bussola per l’ingresso laterale
1977 – la chiesa è sottoposta ad un generale intervento di restauro
1986 – riordino della copertura della cella campanaria