La chiesa di S. Carlo si trova nella frazione Rovera, composta da alcune corti rurali, in passato circondate da prati e campi, oggi trasformata in zona residenziale con prevalenza di case a schiera.
L’edificio sacro in muratura intonacata, impostato su pianta rettangolare a navata unica, è stato costruito nel XVII sec. ed ampliato negli anni ‘30 del XX. Esso sorge con ogni probabilità sul sito di un preesistente oratorio citato nel 1569, demolito e riedificato per volontà di Carlo Borromeo.
La facciata a due ordini di lesene conclusa da timpano con vetrata centrale è preceduta da un avancorpo di altezza inferiore, costruito nel 1936, al centro del quale si trova l’ingresso con portale trilitico sormontato da un’apertura ed un timpano spezzato, con nicchie racchiuse tra lesene ai lati.
Dal sagrato in acciottolato si accede all’interno della chiesa, a navata unica, preceduta dall’atrio e conclusa dal presbiterio rialzato, coperta da volta con lunette a due campate, su lesene, intonacata e decorata. L’atrio è collegato alla navata mediante un arcone, ai lati del presbiterio vi sono la sagrestia ed il campanile.
Nel presbiterio, rialzato dall’aula per i fedeli mediante tre gradini in marmo, si colloca l’altare maggiore in marmi policromi, sovrastato da affreschi con architetture dipinte ed una immagine della Vergine, opera della scuola di Pietro Magatti del 1783. La nuova mensa d’altare, rivolta verso l’assemblea, è stata posizionata negli anni ’70, coerentemente con i criteri post conciliari. La decorazione pittorica di epoca diversa prosegue sulla volta, nelle lunette e sull’arcone, dove compare la scritta ‘Humilitas’ in onore di Carlo Borromeo. Ai lati, al di sopra della balaustra in marmo, sono collocate due statue raffiguranti santi. Le pareti dell’aula sono decorate con finti arconi su pilastri. L’apparato decorativo comprende due pannelli con cartoni preparatori di altri affreschi, realizzati negli anni ‘40 del XX sec. ad opera del pittore Riccardo Borghi.
XVI – Nella località si trovava una cappella, citata dal 1569 ma di origini probabilmente precedenti, dedicata a S. Gemolo, legata alla Badia di Ganna che possedeva beni immobili in zona.
XVII – L’arcivescovo Carlo Borromeo in visita pastorale rilevò che la cappella era in stato di degrado e proibì di celebrare, ne dispose poi la demolizione e la ricostruzione, che avvenne alcuni decenni dopo. L’edificio, con dedicazione a S. Carlo, fu realizzato nel corso del XVII sec. grazie al contributo dell’Ospedale Maggiore di Milano, con cospicui possedimenti nella località, e della famiglia Oddoni. I lavori di costruzione iniziarono prima del 1637.
1783 – La chiesa è descritta nel 1783: risultava dotata di ornamenti e dipinti, con campanile ad una sola campana.
1927 – Nei primi decenni del XX sec., a causa dell’aumento demografico, la chiesa fu ristrutturata ed ampliata con la costruzione dell’avancorpo, conclusa nel 1936. Al 1927 risale un restauro del campanile, pochi anni dopo fu posizionato l’altare maggiore barocco in marmi policromi, proveniente da un’altra chiesa.
1996 – Interventi di restauro dell’interno sono stati effettuati nel 1996.