la chiesa, preceduta da un sagrato inerbito, è posta lungo la strada principale. Presenta una facciata intonacata, preceduta da un portico poggiante su quattro pilastri, collegati tra loro, da un muretto che si interrompe centralmente per consentirne il passaggio. I pilastri, poggianti su una zoccolatura in pietra, sorreggono il tetto a tre spioventi coperto da coppi, che divide la facciata vera e propria in due ordini. Nell’ordine inferiore, lesene poggianti su una zoccolatura in pietra, scandiscono la facciata in tre settori; nel settore centrale è ricavato l’ingresso ad arco, mentre nei settori laterali, sono poste due finestre sempre ad arco, sormontate da lapidi commemorative. L’ordine superiore riflette quello sottostante ed ospita centralmente una finestra ad arco completa di piccolo davanzale. Le lesene in quest’ordine, sorreggono il timpano triangolare che è a sua volta coperto da tetto a due spioventi. La chiesa ha un’unica navata a pianta rettangolare, suddivisa in due campate da lesene complete di cornicione,sopra il quale un continua la muratura sulla quale poi si imposta la copertura con legno a vista. La prima campata, presenta pareti lisce ed intonacate; la seconda campata ospita invece a sinistra l’ingresso laterale e a destra un leggero sfondato ad arco, intonacato. Quattro finestre poste in alto, due per lato, illuminano la chiesa. L’arco trionfale decorato lateralmente da Angeli e al centro dalla Crocifissione, divide la navata dal presbiterio. Esso, è rialzato rispetto alla navata di un gradino, ha pianta rettangolare ed è coperto da volta a botte. Un ingresso posto a destra del presbiterio conduce alla sagrestia
XVIII – la chiesa venne costruita nei primi decenni del XVIII secolo
1738 – nella relazione dell’arciprete in occasione della visita pastorale del vescovo di Cremona Ignazio Maria Fragagnesch, in data 26 settembre del 1783, la chiesa parrocchiale risultava intitolata ai Santi Nazario e Celso, ed entro i confini della parrocchia era compreso l’oratorio campestre di San Francesco Saverio
XIX – nel corso dei secoli la chiesa, é stata utilizzata come cappella dell’adiacente ex cimitero e come lazzaretto per i contagiati dal colera
1820 – il vicario foraneo di Spirano, in data 20 ottobre 1820, redigeva una relazione in merito alla chiesa parrocchiale dei Santi Nazario e Celso di Pagazzano.Tra le varie informazioni riportava che l’unico oratorio sussidiario presente era intitolato a San Francesco Saverio ed era contiguo al camposanto
1960 – viene costruito un locale addossato al lato sud della chiesa
2008 – vengono effettuate opere di demolizione delle superfetazioni realizzate negli anni 60 del XX secolo e riportata all’originario aspetto la facciata principale, ricostruendo anche il nartece antistante, inoltre viene rifatto il tetto della sagrestia
2012 – vengono restaurate le facciate esterne della chiesa, inoltre viene effettuata la manutenzione straordinaria della copertura