Posta sul colle in posizione dominante e raggiungibile solo a piedi, la chiesa è orientata secondo il criterio tradizionale liturgico. Il fronte principale è delimitato ai lati da due lesene e termina a forma di timpano triangolare con semplici cornici. Centralmente è posto l’ingresso con architrave in pietra recante la scritta “1580 Sac. Rv. Rect. Preso. Avogradri”. Ai lati della porta sono presenti due piccole finestre, dotate di inferriate, e sopra, al centro, un rosone ottagonale con inferriata.
Internamente si presenta a navata unica coperta da tetto in legno a vista a due falde. La parete ad est si apre ad arco ribassato nel piccolo presbiterio coperto da volta a botte e si conclude con il coro absidato.
XII – costruzione del primitivo edificio sacro
1535 – il nobile Giovan Battista Albani, che godeva di consistenti proprietà ad Albano, aveva lasciato in eredità al paese la rendita pecuniaria di un vasto terreno, stabilendo che ogni anno, nella circostanza della festa di S. Giorgio, venisse elargito gratuitamente pane e sale
1575 – la chiesa sussidiaria di S. Giorgio è citata nella visita Apostolica di S. Carlo Borromeo, avvenuta il giorno 17 di settembre
1716 – il vescovo, con apposto decreto, regolamentò la funzione delle messe che potevano esser officiate nell’agreste e malridotta chiesetta, in occasione della suddetta celebrazione ed in quella dei santi Fermo e Rustico
1933 – la chiesa viene restaurata internamente
1984 – costruzione del nuovo campanile