Edificio ad aula unica e pianta rettangolare chiusa da abside semicircolare.
La facciata è a salienti, con le ali laterali poco pronunciate che corrispondono internamente alle cappelle laterali.
E’ anticipata da un pronao su colonne ioniche con timpano che ospita la raffigurazione del santo titolare.
Altre decorazioni simili si trovano nella parte superiore della facciata, ai lati di una apertura lunettata con vetrate decorate poco visibile dall’esterno, e nel timpano che la conclude.
La porzione inferiore invece ospita, oltre ai tre portali di accesso, quattro nicchie con statue. Sul retro a sinistra sorge la torre campanaria.
L’interno è coperto da una vasta volta a botte cassettonata che poggia su di una trabeazione sorretta da colonne ioniche circolari nel tratto centrale; dietro queste si aprono due profonde cappelle laterali chiuse da absidi semicircolari, come quella maggiore anticipata però da un deambulatorio sempre su colonne ioniche.
Le volte e il presbiterio sono decorate da pitture murarie geometriche e figurative. Altre aperture lunettate di dimensioni minori si trovano lungo l’aula, sopra l’impostazione della volta.
All’interno si trovano lungo i fianchi altre nicchie con statue di considerevoli dimensioni.
sec. XIV – Una cappella dedicata a s. Giorgio è citata nella Notitia Cleri Mediolanensis de anno 1398.
sec. XV – La chiesa è citata nello Status ecclesiae Mediolanensis anni 1466.
sec. XVI – La chiesa è citata nel Liber Seminarii Mediolanensis (1564) e poi nelle visite pastorali.
1562 – Viene restaurata e riconsacrata quella che doveva essere la chiesa di origine medievale ancora esistente, probabilmente per opera del rev. Adriano Crivelli.
1567 – Viene probabilmente rifatta una precedente torre campanaria di ridotte dimensioni, innalzandola fino ala modanatura di mattoni ancora visibile.
1635 – Il curato Gerolamo Mantegazza intraprende la costruzione di una nuova chiesa, cominciata il 13 settembre. Si trattava di un edificio ad aula unica e pianta a croce latina, con absidi semicircolari al termine della navata principale e dei bracci del transetto.
1672 – Viene realizzato l’oratorio pe l’omonima confraternita.
1674 – Vengono effettuati lavori di doratura dell’architrave della chiesa.
1681 – Viene commissionato un organo realizzato dal fabbricante milanese Michele Carbone.
1703 – Vengono realizzate le balaustre e i gradini.
1740 – Viene ulteriormente innalzata la torre campanaria, aggiungendo l’attuale castello.
1740 – Viene restaurata la torre campanaria in cattive condizioni.
1787 – Viene realizzata la sagrestia ancora esistente.
1808 – La chiesa attuale viene edificata.
1825 – Viene realizzata la decorazione pittorica da parte del pittore Giuseppe Lavelli.
1832 – Viene completato il pronao, iniziato nel 1823, con pavimento e gradinata.
1833 – Viene collocato un nuovo organo realizzato dalla famiglia Serassi di Bergamo.
1845 – Il castello campanario e il concerto di campane subiscono diverse opere di restauro.
1847 – Vengono realizzati gli altari per le cappelle interne.
1873 – Vengono collocate le statue nelle nicchie in facciata.
1895 – Viene realizzato il tempietto dell’altare maggiore, su progetto dell’arch. Gaetano Moretti e realizzazione dello scultore Lombardi.
1896 – Viene collocato un nuovo orologio sulla torre campanaria.
1903 – Viene realizzato uno zoccolo in marmo bardiglio e poste delle croci di marmo rosso dei Pirenei in occasione della consacrazione avvenuta il 14 maggio da parte del cardinal Ferrari.
1919 – Vengono realizzate nuove decorazioni pittoriche interne, affidate a Luigi Morgari di Torino e Giovanni Lamberti di Asti.
1936 – Viene rifatto e abbellito il battistero.
2008 – Viene rifatto il manto di copertura.
1992 – Viene rifatta la pavimentazione del sagrato e altre piccole opere di restauro.