Chiesa di San Giovanni Apostolo (San Giovanni Bianco)

Diocesi di Bergamo - Chiesa parrocchiale - Lombardia

Via Bernardo Tasso, 4, San Pellegrino Terme, BG, Italia

034541021

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Le informazioni riportate, in tutto o in parte, sono riprese da BeWeb, la banca dati dell’Ufficio Nazionale per i beni culturali ecclesiastici e l’edilizia di culto della CEI , implementata dalle diocesi e dagli istituti culturali che hanno concluso il rilevamento e la descrizione del patrimonio sul proprio territorio. Quanto pubblicato è da intendersi work in progress e pertanto non esente da eventuali suggerimenti per essere migliorato e reso più efficace.

  • 1447: Consacrazione della chiesa a nove altari e due navate da parte del vescovo Polidoro Foscari il 19 aprile.
  • 1451: Elevazione a parrocchiale da parte del vescovo Giovanni Barozzi.
  • 1575: La chiesa si sviluppa su due navate e ha undici altari, come risulta dalla visita di San Carlo Borromeo.
  • 1767: Ricostruzione della parte absidale.
  • 1857: Benedizione della prima pietra della nuova chiesa da parte del vescovo Pier Luigi Speranza il 26 luglio.
  • 1857-1864: Costruzione dell’attuale chiesa su progetto dell’architetto Giuseppe Berlendis, conservando lo scurolo, l’abside e la torre “Boselli” della vecchia chiesa.
  • 1864: Consacrazione della nuova chiesa da parte del vescovo Pier Luigi Speranza l’11 marzo.
  • 1884: Ampliamento e completamento dell’altare maggiore.
  • 1885: Consacrazione dell’altare maggiore da parte del vescovo Gaetano Camillo Guidani il 23 marzo.
  • 1895: Consacrazione degli altari di San Giuseppe e San Luigi da parte del vescovo di Mindo mons. Tavani il 29 marzo.
  • 1909-1910: Realizzazione della facciata su progetto dell’architetto Broggi e dell’ingegnere Cesare Nava.
  • 1914: Costruzione e decorazione della nuova sagrestia su progetto dell’ingegnere Luigi Angelini.
  • 1914: Tinteggiatura interna e realizzazione degli affreschi della Gloria di San Giovanni nella cupola e della Trasfigurazione sul presbiterio ad opera di Nino Nespoli.
  • 1932: Costruzione di altare e cappella della Sacra Spina su progetto dell’architetto Giovanni Munzio.
  • 1944: Realizzazione del pavimento e delle incrostazioni in marmo della cappella della S. Spina.

ORARI MESSE e FESTA DELLA SACRA SPINA

S. Messe feriali: ore 8.00.
S. Messe festive: ore 7.30, ore 10.00, ore 18.00 (ora legale) – ore 17.30 (ora solare).
La festa principale, quella della S. Spina, viene celebrata la 5° domenica di Quaresima di ogni anno, preceduta da una novena di preparazione.

Cosa vedere

Scopri le opere presenti presso Chiesa di San Giovanni Apostolo (San Giovanni Bianco)

Cappella della Sacra Spina

Cappella della Sacra Spina

Situata a sinistra del presbiterio, la Cappella della Sacra Spina è un capolavoro di arte e spiritualità, progettata dall’architetto Giovanni Muzio nel 1932. L’interno della cappella è protetto da una cancellata in ferro battuto e le pareti sono elegantemente rivestite in marmo, creando un ambiente intimo e solenne. Il pavimento, con incrostazioni in marmo risalenti al 1944, arricchisce ulteriormente l’atmosfera di sacralità. L’altare, realizzato in marmo occhiadino e rosso Verona, è sormontato da un’ancona con quattro colonne e una cupoletta ellittica, che ne sottolineano l’imponenza e la bellezza. Al centro della cappella, custodita con grande devozione, si trova la Sacra Spina, una reliquia di immenso valore per la comunità locale. La tradizione vuole che questa spina provenga dalla corona di spine che Gesù indossò durante la sua passione. La reliquia fu donata alla parrocchia nel 1495 da Vistallo Zignoni, un balestriere che la recuperò durante la battaglia di Fornovo. La Sacra Spina è stata oggetto di venerazione per secoli e nel corso del tempo ha suscitato grande interesse, soprattutto per i fenomeni straordinari che la circondano. La reliquia, infatti, ha mostrato modificazioni visibili, come piccoli cambiamenti di colore e l’apparizione di gemme, specialmente quando l’Annunciazione (25 marzo) coincide con il Venerdì Santo. Questi fenomeni sono stati documentati nel corso dei secoli, da eventi rilevanti come quelli osservati dal vescovo Giovanni Emo nel 1615, dal vescovo Guindani nel 1885, e dal futuro papa Giovanni XXIII nel 1932. La cappella, con la sua raffinata architettura e i materiali pregiati, rappresenta un tributo alla sacralità della reliquia che custodisce, un luogo che continua ad essere un punto di riferimento spirituale e storico di grande importanza.

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