circondata su tre lati da un ampio sagrato pavimentato in porfido posto a quota più alta rispetto alla strada, presenta la facciata, in stile neoclassico, divisa in due ordini e tre settori, ai quali si aggiungono due altri settori laterali ad andamento curvo che raccordano la facciata ai lati del transetto. Nel settore centrale del primo ordine, è collocato il portale in pietra di Zandobbio rialzato di tre gradini rispetto al sagrato, costituito da esili lesene che sorreggono il timpano curvo sormontato da croce in pietra artificiale. Le lesene che scandiscono i settori, si innalzano sino ad incrociare il cornicione sorretto da piccole mensole. Sopra il cornicione si imposta il secondo ordine. Quest’ultimo si limita solo al settore centrale ed è caratterizzato da due lesene poste alle estremità poggianti su alto basamento; esso, percorre la facciata e si interrompe in prossimità della finestra per dar luogo ad una balaustra. Il corpo centrale è collegato alle estremità del cornicione mediante muretti rampanti su cui sono collegate due statue raffiguranti San Giuseppe e S. Alessandro. Il timpano triangolare conclude la facciata. Tre statue raffiguranti i Santi Giovanni Battista, Pietro e Paolo, sono poste sopra il timpano. Il volume della cupola prosegue arretrato, su pianta ottagonale e alleggerito da quattro piccole logge. Internamente presenta un’ unica navata a pianta rettangolare divisa in cinque campate da lesene in marmo che sorreggono il cornicione praticabile che corre lungo tutto il perimetro della navata, coperta da cupola a otto spicchi, interessati da otto finestre che illuminano l’interno. Nella prima campata sono ricavati, a sinistra e a destra, due piccoli vani destinati rispettivamente al Battistero e all’altare dell’Addolorata. Nella seconda campata è posto a sinistra l’altare dedicato a S. Giuseppe, mentre a destra quello dedicata al S. Crocifisso. Nella terza campata sono posti gli ingressi laterali. Nella quinta campata sono posti a sinistra l’altare dedicato al S. Cuore di Gesù e a destra l’altare dedicato alla Madonna del S. Rosario. Nella quinta campata sono collocati a sinistra e a destra due ingressi che conducono rispettivamente alla sagrestia e alla cappella dedicata a S. Luigi. Il presbiterio è rialzato di cinque gradini, ha pianta rettangolare ed è coperto da tazza ellittica. Il coro è absidato coperto da catino
830 – in un documento risalente all’1 agosto 830, è citata l’”ecclesia Sancti Iohanni sita Talegate”. Infatti la chiesa arcipresbiterale plebana di Telgate è una delle più antiche chiese battesimali della diocesi di Bergamo
1533 – il 21 dicembre, il vescovo di Capo d’Istria Defendente Vavassori, consacra l’altare maggiore
1575 – in occasione della visita apostolica dell’arcivescovo di Milano Carlo Borromeo, avvenuta il 9 ottobre, la chiesa arcipresbiterale di Telgate, intitolata a San Giovanni Battista, risultava a capo della pieve omonima
1666 – nel Sommario delle chiese della diocesi di Bergamo al cancelliere Marenzi, presso la chiesa arcipresbiterale plebana beneficiata, sotto l’invocazione di San Giovanni Battista di Telgate, figuravano erette le scuole del Santissimo Sacramento e del Rosario
XVIII – viene l’attuale edificio, costruito su progetto dell’architetto Caniana
1736 – il campanile viene ricavato dall’antica torre del castello, donata alla chiesa
1776 – cil 24 settembre avviene la consacrazione della chiesa per mano del vescovo Marco Molino, che confermò l’antico titolo di S. Giovanni Battista
1781 – in occasione della visita pastorale del vescovo Dolfin avvenuta il 21 maggio, presso la parrocchiale risultavano erette la scuola del Santissimo Sacramento, presso l’altare maggiore, la confraternita di Santa Maria Maddalena, presso l’altare del Santissimo Crocefisso, la scuola del Rosario presso l’altare omonimo, del Suffragio dei Morti, e la confraternita della Dottrina cristiana
1889 – viene completata la facciata, assieme alle decorazioni principali della cupola e delle sacrestie
1950 – restauro del battistero e realizzazione di un nuovo affresco
1952 – la chiesa è sottoposta ad un generale intervento di restauro
1959 – viene rifatta la pavimentazione del presbiterio
1973 – viene posata una nuova pavimentazione nell’aula in marmo arabescato orobico
1979 – revisione generale dei tetti, rifacimento delle latterie e ripristino di alcuni brani di intonaco esterno
1989 – restauro conservativo del campanile
1996 – internamente viene eseguito un generale intervento di restauro, inoltre vengono posati nuovi confessionali e la bussola d’ingresso in legno di noce