la chiesa, orientata secondo il criterio liturgico tradizionale presenta un ampio sagrato antistante pavimentato in blocchetti di porfido e ciottoli. La facciata intonacata è divisa in tre settori da lesene e contro-lesene che terminano con capitelli, trabeazione cornicione, che dividono ulteriormente la facciata in due ordini. L’ordine inferiore ospita centralmente il portale in pietra sagomata terminante con timpano curvo. Nei settori laterali sono poste cornici in malta sagomate. Termina il primo ordine, un cornicione con trabeazione. Il secondo ordine è scandito come il primo e accoglie centralmente una finestra sagomata con contorno in pietra. Nei settori laterali sono poste due edicola in pietra concluse da timpano triangolare. L’edificio culmina con un ulteriore ordine limitato al settore centrale, definito da un timpano curvo. Internamente la chiesa presenta un’unica navata suddivisa in quattro campate da lesene che terminano con capitelli corinzi, i quali sorreggono trabeazione e cornicione. La navata è coperta da volta a botte. Nella prima campata sono posti a sinistra il Battistero e a destra una piccola grotta di Lourdes. Nella seconda campata a sinistra è posto l’altare dedicato al S. Cuore di Gesù, a destra è posto l’altare dedicato al Crocifisso. Nella terza campata sono posti gli ingressi laterali. Nella quarta campata sono collocati due altari dedicati a sinistra alla Madonna del Rosario, a destra alla Purificazione. Nella quinta campata sono posti due ingressi che conducono a sinistra alla cappella laterale e a destra alla sagrestia. Il presbiterio è rialzato di tre gradini ed è coperta da tazza circolare. Il coro è absidato e coperto da catino
XVI – un’antica chiesa, già dedicata a S.Antonio al quale si aggiunse il titolo di S. Giovanni Battista dove si svolgevano funzioni parrocchiali, viene riedificata
1660 – il campanile in pietra quadrata di Montello viene costruito sui resti di una precedente torre campanaria
1672 – la chiesa, che raggiunse l’autonomia parrocchiale nel 1672, viene rifatta nelle forme attuali ad opera di Giacomo e Gian Battista
1703 – la chiesa terminata, viene benedetta dal vescovo Luigi Ruzini
1750 – realizzazione degli affreschi della volta
1887 – completamento e rifinitura del campanile
1909 – vengono rinnovate le decorazioni e gli stucchi
1910 – completamento della facciata
1931 – costruzione della nuova sagrestia
1932 – consacrazione della chiesa per mano del vescovo Luigi Maria Marelli, che la dedica ai santi Giovanni Battista e Antonio Abate, sigillando nell’altare maggiore le reliquie dei santi Alessandro, Fabiano e Sebastiano
1961 – rifacimento delle tinte interne
1969 – realizzazione dell’impianto di riscaldamento
1971 – nuova tinteggiatura del fronte principale
1975 – elettrificazione dell’impianto campanario
1979 – rifacimento della copertura della sagrestia
1984 – rifacimento della copertura della chiesachiesa
1985 – nuova pavimentazione interna in marmo
1991 – restauro dei prospetti esterni
1991 – restauro delle cornici in stucco del secondo altare di destra
1996 – rivestimento in rame sbalzato e istoriato della parta maggiore
1999 – nuova tinteggiatura e doratura dell’interno
2008 – restauro dell’antico organo