Edificio a pianta rettangolare ed aula unica. La facciata è a capanna, preceduta da un portico su pilastri quadrangolari che protegge l’unico ingresso sopra il quale è riportata la dedicazione “DIVO IOSPEH DICATUM”. La facciata non presenta altri elementi caratteristici, ad eccezione di una cornice a denti di sega che corre appena sotto il timpano poco sviluppato e che si ritrova anche nel vicino campaniletto.
L’interno è coperto da una soffittatura lignea e presenta un semplice ambiente illuminato da una lunetta presente sul fianco sinistro. Delle balaustre in pietra separano lo spazio presbiteriale dove si trova l’altare rialzato. E’ conservata la pavimentazione presumiblmente originaria in laterizi posati a spina di pesce.
ante 1793 – Viene costruito un piccolo luogo di culto per le vicine cascine.
1900 – La chiesa viene consacrata da mons. Bernardino Nogara il 5 ottobre su impulso dei coniugi Giuseppe Carabelli e Giuseppina Garavaglia.
1962 – La chiesa viene restaurata per volere di Erminia Carabelli, figlia di Giuseppe e Giuseppina.