La chiesa è adagiata ad alta quota, a quasi 2.000 m s.l.m. L’attuale aspetto si deve ad una ricostruzione del XV secolo. Presenta in facciata un rustico e asimmetrico profilo a capanna. Al di sotto della struttura è presente una cripta di stile romanico di notevole interesse, vi si accede da un lungo e stretto cunicolo.
XII – La tecnica muraria delle pareti della cripta risulta uniforme rispetto a quella della parte bassa della facciata della chiesa, e delle porzioni di muratura della navata non coperte da aggiunte, presenti nel deposito sul fianco sinistro della chiesa. Tale tecnica a corsi orizzontali è ascrivibile al XII – XIII secolo. La proporzione aurea del rettangolo in cui sono iscritte le tre navatelle della cripta, l’eguaglianza tra perimetro di tale rettangolo con il perimetro del cerchio in cui è iscritto l’abside della cripta e la presenza di monofore orientate con solstizi ed equinozi conferma l’esistenza di una progettualità di alto livello ascritta allo stile Romanico.
XIII – La chiesa di S. Glisente è citata in atto notarile datato 1222 e conservato nella parrocchia di Esine.
XVI – L’intervento maggiore di ristrutturazione ed ampliamento è ascrivibile al XVI secolo e annovera l’aggiunta della sacrestia, della stalla per le cavalcature dei sacerdoti e il contestuale rifacimento del presbiterio della chiesa superiore. A questo intervento è riconducibile l’obliterazione di due delle monofore della cripta e l’allargamento, con realizzazione di bocca di lupo della monofora centrale della cripta, inquadrante il sorgere del sole nel solstizio invernale.
XX – Nella prima meta del XX secolo è stato aggiunto un locale destinato a magazzino in continuità al lato sinistro della facciata. Una fotografia storica testimonia l’assenza iniziale del locale.