receduta da un sagrato pavimentato in ciottoli, la chiesa è orientata con l’abside a sud. La facciata è in stile gotico lombardo. Un ampio tratto sopraelevato di tre gradini è collegato ad una successiva rampa di sette gradini, che conducono all’ingresso principale della chiesa.
Suddivisa da quattro lesene in tre scomparti, è realizzata tutta in pietra artificiale sagomata e martellinata. Su ogni lesena sono poste delle mensole con statue raffiguranti gli evangelisti e terminano con quattro pinnacoli a forma di tempio. Ogni pinnacolo racchiude la statua di un angelo. Nel settore centrale è posto l’ingresso ad arco a sesto acuto, sormontato dalla statua del Santo protettore della chiesa affiancato da due angeli. Nei settori laterali sono poste due bifore con vetrate colorate. Una cimasa traforata, collega i quattro pinnacoli posti ad altezze diverse. Ai lati della facciata, due corpi arretrati e lisci sormontati da due angeli adoranti, nascondono i volumi delle cappelle laterali.
Internamente si presenta ad unica navata divisa in cinque campate da colonne a mezzo tondo che sorreggono gli archi a sesto acuto.
Nella prima campata a sinistra è posto il Fonte Battesimale. A destra è posto un trono ligneo sormontato dalla statua di S. Lorenzo. Nella seconda campata a sinistra è posto il pulpito, a destra un confessionale. Nella terza campata è posto a sinistra l’altare dedicato a S. Antonio Abate, a destra quello dedicato al S. Cuore. Nella quarta campata sono posti gli ingressi laterali. Nella quinta campata è posto a sinistra l’altare di S. Giuseppe, a destra quello dedicato alla Madonna Addolorata.
Il presbiterio è più stretto rispetto alla navata, è rialzato di tre gradini ed è coperto da volta a crociera. Il coro è coperto da catino. Due ingressi posti a sinistra e a destra dell’arco trionfale, conducono rispettivamente alla sagrestia e a la campanile
1470 – la comunità di Capizzone si smembrò dalla chiesa di Sant’Andrea di Strozza per decreto del vescovo Ludovico Donato, costituendosi parrocchia
XVI – viene utilizzata come parrocchiale la chiesa di S.Lorenzo in località Ca’ Passoni che risultava consacrata il 29 settembre 1621
1575 – l’arcivescovo di Milano Carlo Borromeo, visitando la chiesa parrocchiale di San Lorenzo di Capizzone della Val d’Imagna, nella pieve di Almenno, vi annotava la presenza di quattro altari. La parrocchia non aveva reddito e da circa due anni nemmeno un sacerdote
1666 – secondo quanto si desume dal sommario delle chiese della diocesi di Bergamo, redatto dal cancelliere Marenzi, la chiesa di Capizzone, sotto l’invocazione di San Lorenzo, figurava mercenaria del comune e inserita nella pieve di Almenno. Aveva quattro altari e vi era eretta la scuola del Santissimo Sacramento
1778 – nella relazione fatta dal parroco di Capizzone in occasione della visita pastorale del vescovo Dolfin, si annotava che la chiesa parrocchiale aveva quattro altari. Al maggiore, era eretta la scuola del Santissimo Sacramento; mentre al terzo, dedicato a San Filippo Neri, era istituita la scuola della dottrina cristiana
1810 – le prerogative parrocchiali passarono ad una chiesa posta in località più elevata che era stata dedicata nel XVI secolo al S. Rosario
1855 – la chiesa viene prima ricostruita e poi ampliata su progetto dell’architetto Angelo Cattò
1870 – consacrazione dela chiesa per mano del vescovo coadiutore Alessandro Valsecchi
1905 – consolidamento statico del campanile
1911 – completamento della facciata in stile neogotico fiorito
1955 – la chiesa è sottoposta internamente ad un generale intervento di restauro conservativo
1979 – sistemazione generale dei tetti
1985 – restauro conservativo delle volte del presbiterio e sistemazione del sagrato
2012 – restauro della copertura lignea