la parrocchiale, orientata con liturgicamente l’abside ad est è anticipata dall’ampio sagrato pavimentato con cubetti di porfido. La facciata, in stile neoclassico è preceduta dall’ampio portico in muratura, aperto verso il sagrato con cinque arcate, separate tra loro da lesene; sopra le lesene corre la trabeazione ed il fregio sormontato da cornice che fa da gronda al portico che è coperto da tetto a tre falde. Le due arcate esterne del portico immettono in due androni laterali che raggiungono gli ingressi secondari. La facciata, oltre il portico, continua solo nella parte centrale del portico, in corrispondenza delle tre arcate interne del portico e si innalza , suddivisa in tre settori da quattro lesene in muratura, sopra i quali si imposta la classica trabeazione con fregio e cornicione che fanno da base al timpano triangolare che conclude architettonicamente l’edificio. Nel settore centrale della parte alta della facciata è in opera una finestra che illumina internamente la chiesa. Dal portico si accede tramite l’ingresso principale con contorno in pietra all’interno della chiesa che si presenta a navata unica divisa da lesene in sette campate di dimensioni diverse. La navata è coperta da volta a botte. Nella prima campata a sinistra, entro sfondato ad arco è presente il fonte battesimale. La seconda campata ospita due cappelle: quella di sinistra è dedicata al Santo Crocefisso, quella di destra invece è dedicata alla Madonna e ai Santi Gerolamo, Domenico, Lorenzo e Caterina. Seguono tre piccole campate, che ospitano in quelle centrali, su ambedue i lati, i due ingressi laterali; sopra l’ingresso laterale di destra è in opera il pulpito in legno. Sopra l’ingresso laterale di sinistra, entro nicchia, è posta la statua di S. Luigi. La sesta campata ospita le atre due cappelle: a sinistra è presente quella dedicata alla Madonna del Santo Rosario a destra è presente invece la cappella dedicata a S. Giuseppe. Il presbiterio, più stretto della navata è rialzato di cinque gradini ed è coperto da tazza circolare. L’altare maggiore è in marmo nero con paliotto delimitato da due pilastri sagomati. Il corpo dell’altare ha tre alzate per candelieri con lavorazioni ad intarsio. Arretrata rispetto al tabernacolo sorge la tribuna posta per l’esposizione. Dietro l’altare maggiore segue il coro in legno di noce in stile neoclassico; lo stallo centrale ha nello schienale incastonato un altorilievo raffigurante il Processo di S. Lorenzo Martire. Attraverso un apertura posta sul lato destro del presbiterio si accede ad un corridoio che conduce alla sagrestia costruita dietro il coro, raggiungibile anche da un apertura posta a sinistra del presbiterio che attraversa il campanile stesso
1448 – lavori di ampliamento della primitiva chiesa
1464 – attestazione dell’esistenza della chiesa di Costa Serina si trova nel Libro censuale redatto sotto l’episcopato di Giovanni Barozzi, in cui figura come matrice della parrocchia di Pagliaro, Sambusita e Rigosa
1575 – 27 settembre l’arcivescovo di Milano Carlo Borromeo, visitando la chiesa parrocchiale di San Lorenzo di Costa Serina, vi annotava la presenza di sei altari. La dottrina cristiana era poco frequentata ma erano presenti il consorzio della Misericordia e un Monte di Pietà. Presso la chiesa parrocchiale erano erette, all’altar maggiore, la scuola del Corpo di Cristo e, a quello di Maria Maddalena, la scuola dei disciplini
1666 – secondo quanto si desume dal sommario delle chiese della diocesi di Bergamo, redatto dal cancelliere Marenzi, la chiesa di Costa nella Val Brembana inferiore, sotto l’invocazione dei Santi Lorenzo e Ambrogio, figurava ancora inserita nella circoscrizione di Dossena. Aveva sei altari e vi era menzionata la presenza delle scuole del Santissimo Sacramento e del Rosario
1778 – nella relazione fatta dal parroco di Costa Serina in occasione della visita pastorale del vescovo Dolfin, si annotava che la chiesa parrocchiale aveva sei altari. Al maggiore, era eretta la scuola del Santissimo Sacramento; al terzo, intitolato a Santa Maria Vergine del Rosario, era istituita l’omonima confraternita; inoltre nella parrocchia era registrata la presenza del consorzio della Misericordia
1793 – costruzione dell’attuale chiesa in luogo dell’antica
1880 – consacrazione della chiesa con il titolo di S. Lorenzo martire e S. Ambrogio vescovo e dottore per mano del vescovo Gaetano Camillo Guindani
1904 – l’organo, proveniente dall’antica chiesa cittadina di S. Agostino viene restaurato da Francesco Roberti
1910 – soprelevazione del campanile con l’aggiunta di una seconda cella campanaria
1962 – realizzazione di nuovo fonte battesimale
1969 – ristrutturazione ed adeguamento liturgico del presbiterio
1978 – la chiesa è sottoposta internamente ad un generale intervento di restauro decorativo e conservativo
1988 – consolidamento del porticato
1992 – consolidamento statico e ristrutturazione della copertura della sagrestia
2011 – restauro campanile e rifacimento muro di contenimento strada
2019 – sostituzione caldaia