La chiesa di San Martino sorge in un quartiere in prossimità del centro di quello che era il territorio di Balsamo, e poco distante dal centro cittadino dell’attuale città di Cinisello Balsamo.
La chiesa si affaccia su piazza Soncino, alla quale fa da quinta villa Casati Stampa di Soncino, attualmente sede della “Società San Paolo”.
Orientata da nord a sud è preceduta da un sagrato sopraelevato di un gradino rispetto alla viabilità comunale; tutta l’area occupata dall’edificio sacro e dalle sue pertinenze è delimitata da una recinzione che la separa dalle vie carrabili, che ne definiscono il lotto.
Tutti i fabbricati di proprietà parrocchiale sono inseriti in un giardino, sorto contestualmente all’epoca della costruzione della chiesa. L’edificio sacro realizzato su progetto dell’Ing.
Latocca, ha un’architettura compatta, caratterizzata da un unico blocco imponente, una forma geometrica massiccia, derivante dalla pianta a croce latina con i bracci allargantisi a forma trapezoidale verso il centro del transetto.
Le facciate laterali, sono caratterizzate dai pilastri strutturali a prisma in cemento armato a vista, e dalle finestre a nastro che corrono lungo tutto il perimetro dell’edificio.
Tutte le superfici delle murature di tamponamento sono in mattoni a vista.
La facciata principale a capanna, è nella parte mediana leggermente arretrata e caratterizzata da un pronao, chiuso da una cancellata, definito da un grande mensolone e sormontato da tre grandi vetrate longitudinali, che ne scandiscono la superficie.
Tutta la superficie è in mattoni a vista.
Dal sagrato sopraelevato di un gradino rispetto alla piazza si accede attraverso un’ampia gradinata a tre gradini al protiro e da questo direttamente all’aula assembleare.
All’interno l’edificio è a navata unica con pilastri in cemento armato e murature intonacate e tinteggiate.
La navata è caratterizzata dal ritmo dei pilastri in cemento armato, tinteggiati di colore senape, alla cui sommità sono collegati attraverso le travature.
Nella parete di sinistra, al centro della navata, è ricavata la cappella in cui è conservata l’urna del Beato Carino, sul lato opposto trova posto la cappella della Madonna.
Nella parte superiore delle murature è alloggiata una fascia lignea che corre lungo tutto il perimetro dell’aula liturgica, realizzata con il duplice scopo di mascherare gli impianti e di smorzare e diffondere la luce proveniente dalle finestre a nastro poste in facciata.
Tutta l’aula, il presbiterio e il transetto sono controsoffittate con pannelli fonoassorbenti che creano un gioco di volumi che riprende la geometria della copertura e ne mette in evidenza la forma a croce latina, con i bracci che si allargano a trapezio.
Sopra il portale d’ingresso è alloggiata la scultura del Cristo Risorto.
La zona presbiterale è il risultato degli adeguamenti liturgici degli anni tra il 1970 e il 1998; situata in posizione sopraelevata, è collegata all’aula liturgica attraverso tre gradini ed è definito dalla larghezza del transetto.
Il catino absidale è in pannelli di legno ed ospita il coro.
Al centro del transetto vi è collocato l’altare: una mensa in marmo rosso scuro e pietra di Versilia, che riprende nel basamento la forma delle braccia trapezoidali e i quadrati della geometria della pavimentazione della navata.
Il tabernacolo collocato sul fondo del transetto, antistante al coro, è alloggiato in una struttura lineare composta da lamine di pietra di Versilia, sistemata al vertice di una scalinata che lo pone al centro della vista da ogni punto dell’aula assembleare.
Alla destra dell’altare, nel braccio destro trova spazio la seduta della presidenza, anch’essa realizzata in pietra chiara di Versilia e il fonte Battesimale.
Alla sinistra dell’altare, in posizione più avanzata, e alla base del presbiterio è allocato l’ambone.
L’aula liturgica è direttamente collegata con la sacrestia, attraverso una scala ricavata in prossimità della scala d’accesso alla cripta, in testa al braccio sinistro.