Sorge all’angolo tra Via Bertazzoni e Via Corridoni la sussidiaria di San Martino. La chiesa fu edificata in epoca medievale subendo nel corso dei secoli successivi, continue ristrutturazioni. La tradizione vuole che abbia avuto origine nell’anno 827, ma la prima datazione certa risale comunque al 1127.
La sussidiaria fu ricostruita su progetto dell’Architetto fiammingo Geffels sulla chiesa medioevale benedettina, in questi anni vengono realizzate le strutture murarie e gli ornamenti a stucco degli interni, eseguiti da Giacomo Aliprandi su ideazione di Giovanni Battista Barberini d’Intelvi.
La chiesa presenta un’unica navata scandita da paraste che sostengono gli archi a tutto sesto sui quali poggiano le volte a botte; si alternano volte cieche a volte con unghie in corrispondenza delle finestrature a lunetta soprastanti i tre altari per lato. L’apparato decorativo interno presenta caratteristiche di disomogeneità: ogni altare è isolato dagli altri e l’unico elemento di raccordo è l’elegante trabeazione.
828 – Costruzione chiesa che pare facesse parte della giurisdizione del monastero di San Benedetto Po in Polirone.
1680 – Ricostruzione completa dell’attuale chiesa.
1702 – Completamento delle opere di finitura degli interni.
1839 – Opere di restauro e coloritura della facciata principale di quella laterale.
1860 – Restauro e tinteggiatura della facciata laterale.
1959 – Interventi urgenti per incolumità pubblica sulla faccia principale per distacco intonaco, sui canali di gronda e sulla copertura.
2015 – Restauro del prospetto principale, del manto di copertura, degli infissi e del portone ligneo su Via Pomponazzo.