La chiesa parrocchiale San Martino Vescovo si trova nel centro abitato di Corzano, nella Bassa Occidentale bresciana. Il fabbricato, a pianta rettangolare, è orientato verso ovest. La facciata, in stile barocco avente frontone mistilineo completo di cornicione, timpano tripartito da lesene e acroteri, è composta da doppio registro delimitato da trabeazione ad andamento spezzato. L’intero prospetto è scandito da lesene stilizzate: quattro nel primo registro inquadrano in mezzeria il portale lapideo di accesso all’aula completo di stipiti, architrave e coronamento mistilineo; quattro nel secondo registro fiancheggiano il finestrone rettangolare collocato in corrispondenza del portale sottostante. Oltre a questa apertura, i prospetti laterali alloggiano finestre rettangolari ad arco ribassato che consentono l’illuminazione naturale dell’aula. Il campanile a pianta quadrata, collocato sul lato est dell’edificio, presenta in sommità quattro aperture, cornicione e la statua raffigurante San Martino. L’interno, avente superfici ornate a rilievo e pitture murali, presenta navata unica accompagnata da quattro cappelle laterali (San Giuseppe, Santissimo Sacramento, Madonna del Rosario e San Luigi Gonzaga) e culmina nel presbiterio a pianta rettangolare. Lo spazio, lungo le quattro campate dell’aula, è scandito da lesene composite. Un cornicione, leggermente aggettante, segna il punto di innesto delle volte di copertura, a botte e a vela nella navata, a botte semplici nelle cappelle laterali e botte lunettate ritmate da membrature nella zona presbiterale.
XV – La chiesa parrocchiale venne costruita, a quanto sembra, nel XV secolo per esse completamente rifatta successivamente. E’ già citata nella visita pastorale di don Annibale Grisonio, svoltasi nel 1540, e in quella successiva del vescovo Domenico Bollani, in visita a Corzano nel 1562. Dai documenti relativi al XVI secolo emerge che la sacrestia non era stata ancora costruita.
XVII – Durante il Seicento nella chiesa vennero eseguiti diversi lavori relativi alla sistemazione del battistero e alla costruzione del ciborio voluto dal vescovo Marino Giorgi. A questa data la fabbrica della sagrestia non risulta ancora compiuta.
XVII – Risale probabilmente al XVII secolo l’erezione del campanile, come suggerisce l’iscrizione incisa sulla parete interna settentrionale dello stesso: “ADI XX MAGGIO MDC…”.
XVIII – Nel XVIII secolo la chiesa è stata ampliata e ristrutturata, conferendole gli attuali lineamenti barocchi. Tra il 1703 e il 1713 venne istituito l’altare dedicato alla Beata Vergine del Rosario. Un’iscrizione, incisa su elementi in laterizio posti sul fianco esterno settentrionale del presbiterio, riporta la scritta “1720” probabilmente indicativo dell’epoca di costruzione del presbiterio stesso.
XIX – Nel 1815, il vescovo Gabrio Maria Nava, in occasione della visita pastorale, dà indicazione di quattro altari: quello maggiore, dedicato a San martino Vescovo, e i restanti tre, dedicati rispettivamente al Santissimo Sacramento, alla Beata Vergine del Rosario e ai Santi.
XX – Nel 1910, come ricorda una lapide posta in sagrestia, la chiesa fu restaurata e arricchita delle decorazioni pittoriche e plastiche.
XXI – Nel 2009 sono stati eseguiti dei lavori per il rifacimento del manto di copertura e il restauro delle superfici esterne della chiesa e del campanile.
XXI – Nel 2006 sono stati eseguiti degli interventi per la posa del pavimento in porfido del sagrato.