Edificio a croce latina e navata unica.
La facciata è movimentata e divisa in due porzioni da un’ampia cornice marcapiano.
In quella inferiore si trova il portale principale con ante bronzee, come le statue che ornano il timpano curvilineo che lo sovrasta.
Ai lati due alte nicchie ospitano due sculture, analogamente a quanto accade nella porzione superiore; al centro di quest’ultima è collocata un’ampia finestra rettangolare.
Nel timpano un fregio reca la scritta “D(IVO) MARTINO TVRONEN(SI) EP(ISCO)PO SACR(AT)VM”.
Alcuni pinnacoli ornamentali decorano le estremità della facciata. Sul retro a sinistra sorge la torre campanaria.
All’interno lo spazio è unitario, coperto da un’alternanza di volte a botte e a vela; molte superfici sono ricoperte da decorazioni parietali, con parti figurate specialmente nelle volte.
Oltre a quella in facciata, altre finestre sono lungo i fianchi e nel presbiterio, quest’ultimo terminante in un’abside semicircolare.
In controfacciata si trova una tribuna lignea con organo.
XIII – Una chiesa con la medesima dedicazione è citata nel Liber Notitiae Sanctorum Mediolani
1578 – La chiesa è visitata da Carlo Borromeo.
sec. XVII – Viene realizzata la facciata.
1933 – Viene ampliata la chiesa; nell’occasione il coro è demolito assieme alla casa parrocchiale, i pavimenti rifatti.
1936 – Vengono decorati i nuovi interni.
1941 – Viene restaurata la facciata e posizionate quattro statue.
1955 – Viene collocato un nuovo portale bronzeo.
1973 – Vengono restaurate le decorazioni interne.
1981 – Viene rifatta la pavimentazione interna
1988 – Vengono collocate in chiesa dieci vetrate artistiche.
2012 – Restauri degli esterni e del campanile