La chiesa, con orientamento nord-sud, è situata sopra un piccolo promontorio nella parte orientale dell’abitato lungo il sentiero che conduce alla chiesa di S. Miro ed al monte Cornizzolo. Si presenta con pianta esagonale di piccole dimensioni con facciata semplice con porta d’ingresso con lunetta superiore. In corrispondenza di ciascun lato è presente una nicchia con decorazione a graffito protetta da grata in ferro.
L’interno di piccole dimensioni presenta un altare in pietra addossato alla parete di fondo con una raffigurazione dell’Arcangelo Michele nel momento in cui sconfigge il demonio, la cui immagine è dipinta ai suoi piedi. Sono inoltre presenti graffiti che ricordano le opere di misericordia: dar da mangiare agli affamati, dar da bere agli assetati, vestire gli ignudi, alloggiare i pellegrini, visitare gli infermi, visitare i carcerati, e seppellire i morti.
1737 – L’edificio, collocato nella parte orientale dell’abitato, venne costruito nel 1737 a memoria dei morti della famosa peste manzoniana ed è citato negli atti della visita pastorale del Card. Pozzobonelli.
1836 – L’edificio venne utilizzato nuovamente come Lazzaretto in occasione dell’epidemia di colera del 1836.
La chiesa ha subito diversi interventi di restauro, uno dei quali nel 1928 grazie all’intervento della famiglia Bonalumi Mosca, garantendone la conservazione fino ad oggi.