Chiesa di San Pietro Martire (Monza)

Diocesi di Milano - chiesa sussidiaria - Lombardia

Monza - Via Carlo Alberto - MI - 20052

039/389420

Le informazioni riportate, in tutto o in parte, sono riprese da BeWeb, la banca dati dell’Ufficio Nazionale per i beni culturali ecclesiastici e l’edilizia di culto della CEI , implementata dalle diocesi e dagli istituti culturali che hanno concluso il rilevamento e la descrizione del patrimonio sul proprio territorio. Quanto pubblicato è da intendersi work in progress e pertanto non esente da eventuali suggerimenti per essere migliorato e reso più efficace.

1368 – La chiesa probabilmente sorge nel sec. XIV, legata ad un convento di domenicani, già presenti nel borgo di Monza dalla fine del sec. XIII. La prima citazione documentaria è del 1368.
sec. XV – Viene edificata la cappella a sinistra del presbiterio, con profilo poligonale e volta lunettata con costoloni in cotto.
1645 – La precedente abside a terminazione piatta viene abbattuta e sostituita da una semicircolare, le cappelle laterali vengono chiuse da un muro; l’opera di rifacimento è testimoniata dall’epigrafe sepolcrale Giovan Battista Rincio, promotore dell’opera.
1678 – L’indoratore Francesco Antonio Galiano viene pagato per lavori nella chiesa.
1758 – Viene realizzata un’importante campagna decorativa.
1761 – Il chiostro viene sottomurato e imbiancato.
1809 – La pavimentazione viene rifatta in piastrelle bianche e rosse e rialzato di circa 35 cm.
1817 – Viene sopraelevata l’abside ed inseriti nel paramento dei rilievi in terracotta probabilmente appartenenti ad un polittico smembrato della seconda metà del Quattrocento.
1892 – Il campanile di origine medievale viene sopraelevato.
anni ’20 – L’intera chiesa è sottoposta ad invasivi restauri che ne modificano profondamente l’aspetto; viene anche realizzato un protiro precedentemente non esistente in corrispondenza dell’accesso sul fianco destro.
1963 – L’edificio viene sottoposto ad un’importante campagna di restauri guidata da Augusto Merati e Francesco De Giacomi, volta al ripristino degli elementi interni di epoca medievale. Vengono quindi eliminate pressoché tutte le decorazioni barocche e successive, rimossa la pavimentazione e riportata ad un livello inferiore, scoperte le colonne e le ghiere degli archi. L’adiacente chiostro, con porticati e logge murati, vengono progressivamente riaperti e ripristinati.
1983 – Vengono rimosse le sculture in terracotta posizionate all’esterno dell’abside ed eseguiti lavori di consolidamento alla parte terminale del campanile.

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