La chiesa di San Rocco, leggermente arretrata rispetto alla strada, è preceduta da un piccolo sagrato rettangolare, un tempo affacciato sul “Naviglietto”, un ramo secondario del Naviglio Grande che alimentava il fossato del castello cittadino.
L’edificio ha impianto longitudinale, a navata unica, con abside quadrangolare.
L’aula, scandita in tre campate, è coperta da volta a botte lunettata, mentre il presbiterio è coperto da una volta a crociera a sesto ribassato.
In corrispondenza della campata centrale, si aprono due cappelle in spessore di muro all’interno delle quali si trovano un’antica tela raffigurante la Crocifissione (a sinistra) ed un altare dedicato alla Madonna di Lourdes (a destra).
Le pareti sono decorate con motivi a finti marmi, ghirlande ed elementi architettonici dipinti, pertinenti alla decorazione del XVII secolo, mentre nella volta del presbiterio si segnalano quattro tondi recanti l’effige di santi.
Sul fianco destro del presbiterio (guardando verso la navata), entro un armadio per reliquie si conserva inoltre un busto ligneo raffigurante San Carlo Borromeo.
Il fronte principale, in mattoni a vista, si articola in due ordini sovrapposti, definiti da semplici modanature orizzontali e decorati con elementi laterizi in rilievo e nicchie con statue (a fianco del portale d’ingresso).
La facciata risulta non finita nella parte sommitale, dove semplici pilastri in laterizio sostengono la copertura, alludendo alla forma di un timpano mai realizzato.
1524 – Prima della costruzione dell’odierna chiesa di San Rocco sulla ripa del Naviglio sorgeva un piccolo edificio dedicato anch’esso al culto del santo protettore delle pestilenze.
Questo oratorio, detto del “san Rocchino”, era stato costruito nel 1574, a seguito di una epidemia di peste. Dopo l’edificazione della nuova chiesa l’oratorio andò però in disuso e per questo venne privato dell’altare ed inglobato nell’immobile del vicino palazzo gentilizio (Palazzo Sacchei).
Dell’antica cappella di San Rocchino si conservano oggi soltanto la facciata ed una porzione di affresco (riconoscibili all’interno di un immobile commerciale, poco lontano dalla chiesa di San Rocco).
1630 – Il 28 agosto 1630 i rappresentanti della comunità di Abbiategrasso decretarono la costruzione di una nuova cappella da dedicrasi a S.Rocco, come voto della città per far terminare l’epidemia di peste che durava ormai da diverso tempo.
Nel mese di ottobre venne acquistata una piccola proprietà sulle rive del Naviglio (in corrispondenza dell’attuale viale Mazzini), nel sito in cui si prevedeva di costruire la chiesa.
Nel 1632, a pestilenza conclusa, si diede avvio ai lavori e nel 1636 la chiesa ricevette la consacrazione.
1766 – Nel 1766 si dotò la chiesa di una nuova sagrestia.
1925 – Nel 1925 si provvide al rinnovo della decorazione degli interni della chiesa (nascondendo l’antico apparato decorativo seicentesco).
2000 – Nel primo decennio degli anni Duemila la chiesa ha subito un attento intervento di restauro che ha permesso di riportare alla luce la decorazione seicentesca delle pareti.