posta proprio dove la strada di Castagneta si biforca ed orienteata con l’abside a nord est, la parrocchiale è anticipata dal sagrato delimitato da paletti in ferro. La chiesa presenta la facciata intonacata divisa in tre settori, da lesene, con quelle centrali in muratura poggianti su alto basamento che si innalzano fino a incrociare i capitelli e il cornicione che regge il timpano triangolare. Una scritta ricorda la dedicazione al Santo protettore della chiesa. Nel settore centrale trova collocazione il portale d’ingresso in pietra concluso da gocciolatoio, con sovrapposto una finestra rettangolare che illumina l’interno. I settori laterali sono limitati in altezza rispetto a quello centrale e ospitano due finestre a semicerchio con contorno in pietra. L’interno presenta pianta rettangolare divisa in due navate e tre campate. Lesene in stucco complete di capitelli corinzi, sorreggono la trabeazione e il cornicione che corre lungo le pareti della navata. La volta a botte copre l’interno. Nella terza campata a sinistra è posto l’altare dedicato alla Madonna del Rosario, a destra quello dedicato al Crocifisso. Il presbiterio è rialzato di due gradini, presenta pianta rettangolare ed è coperto da volta a botte. Il coro è absidato e coperto da catino. Il campanile in muratura si erge alto alla destra della facciata
1575 – ai tempi della visita apostolica di S. Carlo Borromeo in luogo era presente una cappella. Successivamente il piccolo edificio venne trasformata in chiesa dalla famiglia Solza.
1733 – in seguito alle istanze della contrada di Castagneta, la chiesa di San Rocco acquisì autonomia parrocchiale staccandosi da Santa Grata inter Vites.
1734 – nel primo registro relativo allo Stato del clero della diocesi, la parrocchia di S. Rocco veniva qualificata “sotto la prepositura di Santa Grata inter vites”.
1778 – entro la circoscrizione parrocchiale risultavano compresi l’oratorio di ragione delle monache di San Benedetto e quello di ragione dei signori Rosciati.
1781 – in occasione della visita pastorale del vescovo Dolfin, risultava eretta la confraternita dell’Orazione e Morte presso l’altare del Santissimo Crocefisso.
1805 – la chiesa viene accorpata alla parrocchia di Santa Grata inter Vites.
1806 – una nota d’archivio, informa dell’esistenza di un ricorso degli abitanti della contrada di Castagneta, in seguito al quale il prefetto rendeva nota la volontà di non comprendere la parrocchia di Castagneta, in quanto esterna alla città, nella riunione a Santa Grata inter Vites.
1822 – La parrocchia di Castagneta era censita tra le parrocchie cittadine, qualificata come di pertinenza della “Vicaria di Borgo Canale”. Tale configurazione giuridica si protrasse fino al 1859, quando la parrocchia venne censita entro la circoscrizione delle parrocchie della “città e suburbio”.
1836 – la chiesa viene ampliata
1861 – la parrocchia di “San Rocco” in Castagneta risultava censita come “parrocchia del circondario esterno”.
La parrocchia di San Rocco confessore rimase compresa entro la circoscrizione suburbana fino alle successive modifiche dell’assetto territoriale della diocesi .
1932 – consacrazione della chiesa con il titolo di S. Rocco il 7 dicembre per mano del vescovo Adriano Bernareggi, che sigillò nell’altare maggiore le reliquie dei santi martiri Alessandro e Pio
1970 – ristrutturazione del presbiterio ed adeguamento liturgico. Consacrazione dell’altare comunitario per mano del vescovo Gaddi che sigillò le reliquie dei santi Alessandro, Clemente e Pio
1971 – in seguito alla riorganizzazione territoriale diocesana in zone pastorali, la parrocchia di San Rocco confessore fu aggregata alla zona pastorale XVIII, composta dalle parrocchie della la zona periferica della città.
1979 – con l’erezione dei vicariati locali nella diocesi, la parrocchia è entrata a far parte del vicariato urbano Nord-Ovest.
2009 – manutenzione straordinaria del manto copertura e ritinteggiatura facciate esterne
2014 – pulitura delle superfici interne