inserito nel borgo storico di Carona, il piccolo edificio è preceduto dal uno spazio destinato a sagrato pavimento in selciato. La facciata è caratterizzata dal portale in pietra dotato di coronamento, che continua sino a contenere le due finestre rettangolari con inferriata, che affiancano il portale stesso. Superiormente vi è un grande apertura ad arco, sempre con contorno in pietra. La parte inferiore della facciata è intonacata mentre quella superiore è affrescata ed una cartiglia riporta la data di edificazione della chiesa. Internamente si presenta a navata unica con pareti intonacate e prive di decorazioni con soffitto voltato a crociera; il presbiterio, rialzato di un gradino, ha pianta rettangolare ed è coperto anch’esso con volta a crociera. L’ altare maggiore è addossato alla parete piana di fondo e fa da ancona un dipinto del XVII secolo raffigurante la Madonna con Gesù Bambino, San Rocco e San Sebastiano
1630 – la piccola chiesa venne edificata per scongiurare il terribile morbo e consacrata alcuni anni dopo
1666 – nel Sommario delle chiese della diocesi di Bergamo, redatto dal cancelliere Marenzi si legge che entro la circoscrizione parrocchiale era compreso l’oratorio di San Rocco
1780 – in occasione della visita pastorale del vescovo Dolfin, avvenuta il 7 luglio viene dichiarato che entro la circoscrizione parrocchiale era compreso l’oratorio di San Rocco
1851 – nel registro dello Stato del clero relativo all’anno 1861, la parrocchia di San Giovanni Battista di Carona risultava sottoposta alla vicaria di San Martino oltre la Goggia, entro la quale erano infatti riconfluite, già dal 1851 le parrocchie anticamente comprese nella vicaria di Branzi. A quest’epoca la comunità di Carona contava 630 anime, ed era retta da un parroco affiancato da un coadiutore. Entro la circoscrizione parrocchiale era compreso l’oratorio dipendente di San Rocco
XX – nell’ultimo secolo, il piccolo edificio sacro è stato oggetto di alcuni interventi di restauro e manutenzione straordinaria