La facciata della chiesa di San Vincenzo è organizzata in due ordini inquadrati da lesene e culminanti in un timpano triangolare con statue al vertice e agli estremi.
All’interno del timpano si trova il monogramma di Cristo (IHS).
Il portale principale ha una cimasa ad arco con ghirlande, ai suoi lati, e nel registro superiore si trovano due coppie di nicchie che ospitano statue raffiguranti le allegorie delle virtù cardinali.
La pianta è a croce latina con abside semicircolare e cappelle laterali, l’unica navata è coperta a volta affrescata e stuccata con cupola all’incrocio con il transetto.
La cupola è affrescata con figure di Santi e degli Evangelisti e ornata di stucchi.
Entrando a destra si trova la cappella del Crocifisso mentre nella seguente terminazione del transetto è collocato un altare in marmo con statua della Madonna Assunta sotto una volta decorata con stucchi ed affreschi.
Di fronte, all’altro estremo del transetto, si trova l’altare con la pregevole tela del Morazzone raffigurante San Carlo in gloria davanti al quale si colloca il fonte battesimale.
Proseguendo verso l’ingresso si trova la cappella del Sacro Cuore di Gesù. Completano la decorazione dell’aula quattro affreschi di Girolamo Poloni (1927). Dello stesso autore due affreschi si trovano nel presbiterio (1921).
metà XVI – Dagli atti delle visite pastorali si apprende che attorno alla metà del XVI secolo l’edificio preesistente venne ampliato.
1606 – Una dettagliata descrizione della chiesa all’inizio del XVII secolo si apprende dagli atti della visita di Federico Borromeo del 1606.
La chiesa aveva un’abside quadrangolare verso est, la facciata era priva di portico con una porta non centrale. Nella parete meridionale si apriva la cappella, affrescata, dedicata alla Madonna. Nella parete opposta si apriva la cappella del fonte battesimale.
1645 – Tra la metà del XVII secolo e il primo quarto del successivo la chiesa di Caronno venne totalmnte ricostruita, forse su progetto di Fabio Mangone.
1890 – Tra la fine dell’800 e i primi anni del 900 vennero anche realizzate alcune decorazioni interne tra cui stucchi e finti marmi opera rispettivamente di Luigi Tagliaferri e Ignazio Mazzucchelli.
1893 – La chiesa venne ampliata su progetto dell’Ing. Luigi Macchi che realizzò anche la nuova facciata in stile seicentesco.
1908 – Nel 1908 venne dedicata a San Luigi e opportunamente ornata la prima cappella a destra entrando in chiesa. Nel 1910 venne realizzata, di fronte a quest’ultima, quella dedicata al Sacro Cuore.
1920 – Tra il 1920 e il 1927 Girolamo Poloni realizzò affreschi nel presbiterio e nell’aula.
1930 – Nel corso degli anni Trenta del 900 la chiesa è stata dodata di vetrate artistiche.
1968 – Nel 1968 vennero realizzati il nuovo altare e il nuovo ambone, entrambi in marmo con pannelli di rame figurati.
1995 – Campagna di restauro delle finiture interne della chiesa.
2017 – Tra il 2017 e il 2018 il grande altare maggiore, opera di Bernardino Castelli, è stato oggetto di un intervento di restauro conservativo.