La facciata divisa in tre registri è scandita in corrispondenza della navata centrale, da paraste binate d’origine gigante che reggono trabeazione e timpano e da paraste di ordine minori nelle ali che corrispondono alle navatelle laterali, secondo uno schema cinquecentesco.
L’interno, di tardo gusto neoclassico, presenta una pianta a tre navate con tre cappelle nella navata destra e due, alternate dalla torre campanaria, in quella di sinistra.La navata centrale termina nel catino absidale ed è il doppio rispetto alle navate laterali.
I pilastri, che suddividono le navate, si compongono, nel lato rivolto verso l’altare maggiore, di paraste dipinte a candelabre sormontate da capitello ionico che sorregge il cornicione finemente decorato con elementi a foglie. La navata centrale presenta una copertura con volta a botte lunettata, suddivisa in cinque campate, e si compone di riquadrature incorniciate da decorazioni a grisaille rifinite da mondanature. All’interno delle ripartizioni sono rappresentate foglie d’acanto intrecciate a nastro. Anche le navate laterali sono suddivise in cinque campate intervallate da archi. Rosette esagonali in stucco, con nucleo dorato, campeggiano al centro delle volte entro una cornice dipinta, su cui si sviluppa una decorazione a foglie d’acanto; entrambe le navate laterali culminano con pareti decorate con volo di angeli reggenti cartigli recanti iscrizioni, che incorniciano le nicchie contenenti le statue di San Luigi e Sant’Agnese.
L’impianto decorativo è realizzato con pittura a calce stesa su intonaco a secco.Sulla volta della navata centrale si stagliano cicli pittorici raffiguranti San Rocco, San Zenone e San Sebastiano entro un’incorniciatura quadrangolare in stucco mondanata e dorata. Sulla volta del presbiterio sono rappresentati i medesimi Santi che additano a Cristo la chiesa di Magherno e la pongono sotto la sua protezione. Sulle restanti campate vengono rappresentati un volo di piccoli angeli con ghirlande e festoni dorati.
1414 – Il corpo originario della chiesa risale al 1414 come ricorda la data graffita sul campanile.
1580 – Venne indicata come chiesa parrocchiale e venne dedicata a San Zenone.
XIX – Venne riedificata l’intera chiesa ampliata nei volumi e modificata nell’orientamento con la facciata a nord, come appare oggi.
1838 – Ricostruzione quasi totale dell’edificio. Vennero conservati solo il campanile e la parte absidale.
1841 – Costruzione altare maggiore dalle linee neoclassiche e in marmi policromi.
1947 – Venne realizzata una nuova sacrestia alla destra del presbiterio date le dimensioni ristrette della precedente.
1952 – Venne ampliato lo spazio del sagrato antistante la chiesa e venne allargata la facciata.
2004 – Con i contributi Cei nel 2004 è stato realizzato il consolidamento statico delle strutture portanti della chiesa e il restauro architettonico della facciata.