L’impianto della chiesa è ad aula unica con addossati il campanile sul lato nord,e un locale di servizio, sul lato nord-est, da cui si accede alla sagrestia sul lato est. L’esterno si presenta grezzo su tutti i fronti, privo dell’intonaco finale, e mette in evidenza i due registri, caratterizzati da coppie di lesene in pietra, su cui si basa il disegno del prospetto della facciata. Sono presenti due grandi aperture centrali, una relativa al portale d’accesso e l’altra in corrispondenza nel registro superiore, una grande vetrata che rappresenta S. Zenone. Entrambe queste aperture hanno ai lati delle nicchie rafforzandone la simmetria. Il prospetto si chiude con la ripresa del motivo caratterizzante il cornicione di suddivisione dei due registri e un timpano aggettante. L’aula, coperta con volte a vela riccamente decorate con stucchi e affreschi, è caratterizzata da un cornicione in stucco lungo tutto il perimetro dall’abside alle pareti. Ai lati dell’aula sono presenti il fonte battesimale, a sinistra, risalente a epoche precedenti rispetto all’impianto attuale della chiesa, e quattro altari coevi alla realizzazione della chiesa, caratterizzati da affrescature a parete che fanno da scenografia ai singoli altari. Le cantorie e l’organo si trovano rispettivamente a metà dell’aula, sopra gli accessi laterali.
Il presbiterio di dimensione ridotta rispetto all’aula, delimitato da alcuni gradini accompagnati dalle balaustre, è caratterizzato da un coro ligneo, lungo tutto il perimetro ed interrotto solo dalle aperture laterali, e dall’altare maggiore riccamente decorato, dedicato appunto a S. Zenone; in posizione elevata nell’abside, spicca la soasa marmorea contenente la pala principale; Nell’insieme tutto l’apparato decorativo fonda in un unicum l’aula e il presbiterio stesso.
XIV – E’ nota l’esistenza di una chiesa precedente a quella esistente fin dal 1410, anno in cui vengono menzionate alcune rendite da corrispondere alla parrocchia di S. Zenone dovute dalle fucine presenti sul Degnone a Forno d’Ono.
XVI – In un antico registro, il “Libro de la scola de la Madona nel forno de Ho de la fraternita” redatto nel periodo tra il 1527 e il 1636, viene fissata la vita religiosa ed amministrativa di quella che oggi possiamo chiamare la “Confraternita della Madonna delle maestranze del forno fusorio di Ono”, e permette di ripercorrere il legame tra le maestranze del forno di Ono e le prime fasi della costruzione della chiesa attuale.
1614 – L’assetto architettonico è definito dai capomastri, denominati “magistri comaschi” Giovanni Angelo e Giacomo Beltrami tra il 1614 e il 1620.
1634 – I lavori di ristrutturazione inerenti l’intera struttura, iniziano dal rifacimento del presbiterio nel 1634 e continuarono fino alla fine del 1600;
XVIII – A metà del XVIII secolo,vengono realizzate le quattro cappelle laterali, avviene la sostituzione definitiva della navata, la costruzione della facciata e la decorazione completa. Questi lavori furono opera di altri “magistri comaschi” tra cui Stefano Bianchi e Domenico Zelbi.
1952 – Viene interamente rimosso il pavimento in cotto dell’aula, e posato uno a base di graniglie di pietre locali con disegni geometrici.
1986 – Viene allargato il presbiterio verso l’aula, con conseguente avanzamento delle balaustre. In questa occasione viene posato nel presbiterio un pavimento a lastre quadrangolari di marmo.
2014 – Viene sottoposta ad un intervento di restauro e risanamento conservativo, per consolidare le murature portanti, in particolare per dare stabilità al corpo dell’aula dal punto di vista statico.