La chiesa parrocchiale di Santa Giulia si trova nel comune di Paitone, nella Morenica del Garda. Il fabbricato, a pianta rettangolare, è orientato seguendo l’asse nord-sud, con il prospetto principale rivolto verso mezzogiorno. La scenografica facciata, avente frontone mistilineo completo di acroteri in corrispondenza delle linee di colmo e di gronda, è composta da doppio registro scandito da lesene composite: sei nell’ordine inferiore inquadrano in mezzeria il portale lapideo completo di stipiti, sormontato da architrave e coronamento mistilineo; quattro nel registro superiore fiancheggiano il finestrone, avente architrave e cornicione ad andamento spezzato, collocato in corrispondenza del portale sottostante. Il campanile a pianta quadrata, collocato sul lato est dell’edificio, presenta in sommità cella campanaria con timpani triangolari e lesene tuscaniche. L’interno, avente superfici riccamente ornate a rilievo e pitture murali, è a navata unica accompagnata da quattro cappelle laterali e presbiterio a pianta rettangolare culminante absidato. Lo spazio è scandito da lesene composite e da cornicione, leggermente aggettante, che segna il punto di innesto delle strutture di copertura.
XIII – La chiesa di Santa Giulia, nominata nel 1251 in una bolla di Innocenzo IV, venne riedificata probabilmente verso il XVI sec. in seguito allo smembramento della pieve di Nuvolento concessa dal nobile don Carlo Soldo, canonico della cattedrale di Brescia e arciprete commendatario di Nuvolento e Goglione (odierna Prevalle).
XVIII – La costruzione della cella campanaria risale probabilmente al periodo compreso tra il 1760 e il 1770.
XVIII – L’attuale chiesa parrocchiale venne costruita, nel luogo dove risiedeva quella precedente, nella prima metà del XVIII sec. sopra l’antica. Ne fu affidato il progetto ad Antonio Corbellini. Il disegno della chiesa, datato 30 aprile 1737, è conservato nell’Archivio vescovile di Brescia. La chiesa venne ultimata agli inizi del XIX sec. e consacrata da monsignore Giacinto Gaggia il 20 settembre 1921.
XX – Nel XX sec., su iniziativa del parroco don Gaetano Fusi, la fabbrica venne arricchita di pitture murali in omaggio a Cristo Redentore, come si può leggere in un’iscrizione collocata sul portale di accesso.
XX – Negli anni ’80 del XX sec. sono stati eseguiti lavori per il rifacimento del manto di copertura. Tra il 1984 e il 1985 la scalinata di acceso e i viali in acciottolato sono stati restaurati.
XXI – Agli inizi del XXI sec. sono stati eseguiti lavori per il restauro degli interni della fabbrica, con la direzione tecnica dell’ingegnere Guerrini.