La parrocchiale di Santa Maria Assunta si trova nel centro abitato di Montichiari, prospiciente alla chiesa di San Pietro. Il fabbricato, orientato ad ovest, presenta una pianta longitudinale a navata unica, con ampio coro semicircolare e sei cappelle laterali dotate di altari ed apparati artistici. La facciata, composta da due ordini corinzi sovrapposti con timpano triangolare, è ritmata da due coppie di semicolonne al centro e da due lesene con voltatesta alle estremità. La cupola presenta un alto tamburo in pietra di medolo, ritmato da otto ampi finestroni centinati e da coppie di lesene corinzie, coperto da una calotta in rame a costoloni. La lanterna, che riprende il medesimo linguaggio architettonico della cupola, è coronata da una statua in rame dorato del Salterio, raffigurante il Cristo Redentore.
XV – A inizio del XV secolo, viene eretta la chiesa di Santa Maria Maggiore o Nova.
1724 – Tra il 1724 e il 1729 il conte monsignor Galeazzo Foresti incarica l’architetto Antonio Spazzi di proporre un “disegno ipotetico” di chiesa.
1729 – Il monaco camaldolese frate Giuseppe Antonio (nome assunto da Paolo Soratini quando prese i voti a 21 anni) prepara il progetto definitivo per la nuova chiesa.
1729 – Il 5 settembre 1729 l’abate Galeazzo celebra nella vecchia chiesa l’inizio dei lavori della prima delle due fasi di costruzione.
1742 – Nel 1742, terminata la costruzione della prima parte della nuova chiesa, viene demolito il coro della vecchia chiesa.
1744 – Nel 1744 furono abbattute le pareti perimetrali della vecchia chiesa.
1755 – Nel 1755 l’intera struttura delle chiesa fu ultimata e divenne accessibile e officiabile.
1765 – Completamento della facciata, su disegno dell’architetto veneto Giorgio Massari, nel 1765.
1785 – I lavori per la costruzione della cupola iniziarono il 2 maggio 1785. Questa era costituita da una duplice struttura: quella interna in mattoni, quella esterna in marmo di Botticino per i tamburi e in legno, ricoperto con lastre di rame, per le due calotte. Rifinitura della lanterna della cupola sotto la direzione dell’architetto Rodolfo Vantini.