La parrocchiale di Santa Maria degli Angeli è un esempio tra i migliori dell’architettura gotica mantovana. Collocata nella Frazione degli Angeli, al centro di un gruppo di case collocate in riva al lago superiore di Mantova, faceva parte di un convento, che si estendeva con due chiostri lungo il lato settentrionale della chiesa, di questo resta l’ingresso.
Quest’ultimo presenta prodigiosamente intatte le belle forme gotiche, interessanti anche perché, riprendendo quelle del santuario citato, consentono di percepire quale ne fosse l’aspetto originario. La facciata si orna di oculo e portale profilati di cornici a motivi floreali, nonché di pinnacoli che continuano lungo il fianco destro sino alla nitida abside, affiancata da campanile cuspidato. L’interno è a tre campate, più una minore costituente l’abside, coperta da volte a crociera dalle chiavi di volta scolpite, raffiguranti la margherita (fiore araldico dei Gonzaga), due angeli e il mistico Agnello. Altro richiamo agli antichi signori è il grande stemma nella forma dell’ultimo periodo ducale, affrescato sulla controfacciata.
1429 – Venne costruito il convento detto degli Angeli, che fu consacrato nel 1475.
1652 – Venne soppresso il convento.
1675 – Il complesso venne donato ai francescani e subì un restauro in stile barocco.
1769 – Il convento venne soppresso dall’Impero Austriaco.
1770 – Restauro di tutta la chiesa.
1798 – La chiesa venne riconosciuta come chiesa parrocchiale.