Chiesa di Santa Maria della Consolazione detta Santa Maria al Castello (Milano)

Diocesi di Milano - chiesa sussidiaria - Lombardia

Milano - L.go Cairoli - MI - 20100

02/866660

Le informazioni riportate, in tutto o in parte, sono riprese da BeWeb, la banca dati dell’Ufficio Nazionale per i beni culturali ecclesiastici e l’edilizia di culto della CEI , implementata dalle diocesi e dagli istituti culturali che hanno concluso il rilevamento e la descrizione del patrimonio sul proprio territorio. Quanto pubblicato è da intendersi work in progress e pertanto non esente da eventuali suggerimenti per essere migliorato e reso più efficace.

1471 – Un primo edificio sacro è documentato nell’area marginale del Castello di Porta Giovia (Castello Sforzesco) in luogo di alcuni ambienti della rocca viscontea, costruita nel 1358 da Galeazzo II Visconti e demolita nel 1378 dalla folla inferocita alla morte del tiranno. Nel 1481 Galeazzo Maria Sforza concesse nuovamente il sedime per edificare una chiesa dedicata alla Madonna della Consolazione: “1481, Die quartodecimo Augusti iacta sunt fundamenta Sacelli divae Marie cognomento Consolazione […] ante porte Jovis”, secondo la “Chronica” del 1492 di Donato Bosso citata da Luciano Patetta, che pure riporta altre fonti coeve che consentirebbero di retrocedere la data della concessione al 1471.
1488 – Secondo le medesime fonti, la chiesa (dove si conservava un’immagine miracolosa che ancora sopravvive) sarebbe stata consacrata nel 1484, concessa agli agostiniani di S. Maria Incorona nel 1487 (per altre fonti nel 1492; in ogni caso i nuovi rettori avrebbero aggiunto un piccolo convento) e destinata nel 1488 a ospitare pure una scuola di deputati laici. Nello stesso 1488 ancora Gian Galeazzo elargì una consistente donazione per accelerare i lavori, lavori che, nonostante il rinnovarsi dei lasciti nel tempo, alla fine del XV sec. erano ben lontani dalla conclusione. Nel 1492, ad esempio, si ha addirittura notizia di una “riedificazione” (Patetta).
1581 – La creazione del complesso lungo il fronte esterno del fortilizio milanese (a lungo la chiesa ebbe denominazione di Madonna o S. Maria al Castello), continuamente sottoposto a rinforzi e ampliamenti in relazione a necessità belliche, segnò irrimediabilmente le sorti della chiesa quattrocentesca che fu abbattuta e costruita sul sito attuale tra il 1581 (nella “primavera” di quell’anno la chiesa “trovossi forzata a rinunziare l’antico seggio, per cedere quel sito all’ampiezza delle mura che furono aggiunte al Castello”, secondo la testimonianza di Carlo Torre, cit. in Patetta) e il 1588 (anno della cerimonia di trasferimento dell’immagine devozionale nella rinnovata sede e della consacrazione per mano del card. Gaspare Visconti), a cura dei padri agostiniani, con convento annesso.
1815 – Nel 1815 fu ricostruito l’altare laterale nella seconda cappella a destra, secondo il progetto presentato il 22 marzo 1815 da Giuseppe Pollack alla commissione d’ornato della città (Archivio Storico del comune di Milano, fondo Ornato Fabbriche, I serie, cart. 14).
1825 – L’edificio come appare oggi è il risultato di successivi interventi architettonici e decorativi avvenuti tra il 1825 (III altare laterale a sinistra, per incorniciare una pala di Gaudenzio Ferrari) e il 1833-1836, quando fu completata la facciata su disegno dell’architetto Giovanni Battista Chiappa. La chiesa fu rivisitata quasi completamente, soprelevando le murature d’ambito e traslando l’imposta e il colmo del tetto, come è evidente nel gruppo di disegni predisposti dall’architetto Chiappa conservati nell’Archivio Storico del comune di Milano (fondo Ornato Fabbriche, I serie, cart. 14) che documentano anche lavori interni (cantoria e bussola; il III altare laterale a destra, con monumentale ancona per la pala di Enea Salmeggia) eseguiti nel 1835. Il convento era stato soppresso nel 1796 ed è scomparso.