La chiesa ha origini molto antiche anche se non sappiamo con certezza la data. La facciata presenta una struttura a capanna, con due portali laterali ed uno centrale. Sono presenti due nicchie nelle quali sono rappresentati San Pietro e San Paolo; San Pietro reca in mano un mazzo di grandi chiavi mentre San Paolo regge una spada abbassata e un libro. Più in alto, sopra San Pietro, è raffigurata Sant’Anna; sopra San Paolo è invece rappresentato San Gioacchino. All’estremità del portone centrale è raffigurata Santa Pelagia Penitente, la patrona della chiesa, rappresentata vicino ad un castello con in mano un libro ed una cordicella. Nel timpano è rappresentato Dio Padre Creatore che creò il Cielo, la Terra, gli uomini e gli animali, attorno a cui volano angioletti e cherubini.
La struttura è composta da una grande navata centrale e da due laterali di dimensioni più ridotte. La navata centrale è divisa dalla due laterali da arcate che poggiano su colonne architravate.
Si accede al presbiterio per mezzo di alcuni gradini dove una balaustra divide la parte dedicata ai fedeli dall’altra dove si trova l’altare.
Dalla navata sinistra, per mezzo di una porticina, si accede alla chiesa per gli uomini, costruita per ultima con la volontà di accogliere un maggior numero di fedeli. Si presenta come un’aula semplice finita con una balaustra sul cui soffitto è dipinta la figura di San Carlo Borromeo.
1576 – La visita pastorale del Vescovo Ippolito de Rossi sancì che la chiesa era antecedente al 1576 pur non avendo documentazione a riguardo.
1699 – Un documento rinvenuto e redatto dall’allora parroco parla del restauro delle muraglie e di opere di ristrutturazione significative all’intero edificio.
1937 – Venne allargata la navata centrale che purtroppo portò alla demolizione delle due navate laterali.
1956 – Vennero conclusi i lavori avviati precedentemente. Vennero rifatte le navate laterali e dotate di copertura a volta. Venne traslato il fonte battesimale e venne modificato l’ingresso alla sagrestia.